La neve a Gerusalemme
La Cupola della roccia imbiancata, ebrei ultraortodossi che cercano di ripararsi dalla tempesta e bambini palestinesi che giocano con pupazzi di neve
Giovedì a Gerusalemme, in Israele, ha nevicato parecchio: molte scuole sono rimaste chiuse e ci sono stati problemi al traffico, tanto che è stato sospeso il servizio degli autobus a causa dell’eccessiva presenza di neve in strada. Secondo il servizio meteorologico israeliano è stata la maggior nevicata avvenuta a dicembre degli ultimi 50 anni di storia del paese. La neve a Gerusalemme non è un fenomeno raro, si verifica mediamente ogni due anni e le temperature arrivano spesso a zero gradi. Le foto sono particolarmente belle, con molti monumenti imbiancati – la Cupola della roccia e le varie porte all’ingresso della città vecchia, tra queste – mentre palestinesi ed israeliani giocano a tirarsi palle e a costruire pupazzi di neve in zone ben distinte e separate della città.
Ha nevicato anche in Cisgiordania, in particolare a Ramallah e Hebron, e in alcuni paesi vicini come la Turchia, la Siria e il Libano, dove il freddo e il maltempo hanno reso più difficili le condizioni di vita delle migliaia di rifugiati siriani che vivono nel paese.