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  • Giovedì 12 dicembre 2013

La neve a Gerusalemme

La Cupola della roccia imbiancata, ebrei ultraortodossi che cercano di ripararsi dalla tempesta e bambini palestinesi che giocano con pupazzi di neve

JERUSALEM, ISRAEL - DECEMBER 12: Ultra orthodox jews walk past the Damascus gate on December 12, 2013 outside Jerusalem's old city, Israel. A heavy winter storm hit much of the Middle East yesterday evening into today, forcing the closure of roads and schools while covering widespread areas with snow and ice. (Photo by Uriel Sinai/Getty Images)
JERUSALEM, ISRAEL - DECEMBER 12: Ultra orthodox jews walk past the Damascus gate on December 12, 2013 outside Jerusalem's old city, Israel. A heavy winter storm hit much of the Middle East yesterday evening into today, forcing the closure of roads and schools while covering widespread areas with snow and ice. (Photo by Uriel Sinai/Getty Images)

Giovedì a Gerusalemme, in Israele, ha nevicato parecchio: molte scuole sono rimaste chiuse e ci sono stati problemi al traffico, tanto che è stato sospeso il servizio degli autobus a causa dell’eccessiva presenza di neve in strada. Secondo il servizio meteorologico israeliano è stata la maggior nevicata avvenuta a dicembre degli ultimi 50 anni di storia del paese. La neve a Gerusalemme non è un fenomeno raro, si verifica mediamente ogni due anni e le temperature arrivano spesso a zero gradi. Le foto sono particolarmente belle, con molti monumenti imbiancati – la Cupola della roccia e le varie porte all’ingresso della città vecchia, tra queste – mentre palestinesi ed israeliani giocano a tirarsi palle e a costruire pupazzi di neve in zone ben distinte e separate della città.

Ha nevicato anche in Cisgiordania, in particolare a Ramallah e Hebron, e in alcuni paesi vicini come la Turchia, la Siria e il Libano, dove il freddo e il maltempo hanno reso più difficili le condizioni di vita delle migliaia di rifugiati siriani che vivono nel paese.