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  • Venerdì 1 novembre 2013

La lettera di Snowden alla Germania

La fonte delle informazioni sulla NSA promette di collaborare all'inchiesta tedesca sullo spionaggio, quando la sua "situazione umanitaria" sarà risolta

Il parlamentare tedesco Hans-Christian Ströbele, dei Verdi, ha visitato oggi Edward Snowden a Mosca, in Russia. Snowden è l’analista che ha reso pubblici i documenti della National Security Agency sui programmi di sorveglianza di massa del governo statunitense e lo scorso primo agosto ha ottenuto asilo politico temporaneo in Russia. Dopo aver incontrato Snowden, Ströbele ha letto questa lettera durante una conferenza stampa, dicendo che Snowden la indirizza al cancelliere tedesco Angela Merkel, al Parlamento tedesco e ai procuratori federali tedeschi. Ströbele ha chiesto a Snowden di collaborare alle indagini sul presunto spionaggio della NSA ai danni dei cittadini tedeschi e del governo della Germania (fino ad Angela Merkel).

A tutte le persone potenzialmente interessate,

sono stato invitato a scrivervi riguardo le vostre indagini sulla sorveglianza di massa.

Sono Edward Joseph Snowden, ex impiegato – direttamente o come esperto tecnico per un’azienda subappaltatice – della National Security Agency, della CIA e dell’agenzia di intelligence della difesa statunitense.

Nel corso del mio servizio in queste organizzazioni, sono stato testimone di quelle che credo essere violazioni della legge da parte del mio governo. Queste violazioni hanno generato in me il dovere morale di agire. Il risultato dell’aver denunciato queste violazioni è stato per me una grave e continua campagna di persecuzione che mi costringe lontano dalla mia casa e dalla mia famiglia. In questo momento vivo in esilio in Russia, grazie a un visto temporaneo di asilo ottenuto nel rispetto delle norme internazionali.

Sono rincuorato dalla risposta alle mie azioni, sia negli Stati Uniti che in altri paesi. In giro per il mondo – anche negli Stati Uniti – sia normali cittadini che alti funzionari hanno giudicato un servizio al pubblico le rivelazioni su questo sistema di sorveglianza pervasiva, privo di limiti e assunzioni di responsabilità. Queste rivelazioni hanno stimolato la proposta di molte nuove leggi per regolare la questione ed evitare nuovi abusi della fiducia dell’opinione pubblica. I benefici arrecati alla società da questa nuova conoscenza stanno diventando sempre più chiari, così come sono stati mitigati i presunti rischi collegati alla diffusione di queste informazioni.

Sebbene i risultati dei miei sforzi siano stati positivi, il mio governo continua a trattare il dissenso come una diserzione e intende criminalizzare la libertà di espressione con accuse indifendibili. Dire la verità non può essere reato. Sono fiducioso che, grazie al sostegno della comunità internazionale, il governo degli Stati Uniti interromperà questo comportamento pericoloso. Spero che quando saranno risolte le difficoltà di questa situazione umanitaria, io possa essere in grado di collaborare con le indagini riguardo quello di cui si è parlato sui giornali, specialmente in riferimento all’autenticità dei documenti e alla verità di quanto riportato, come è giusto che sia e come prevede la legge.

Non vedo l’ora di parlare con voi nel vostro paese quando questa situazione sarà risolta, e grazie per il vostro impegno a difesa delle leggi internazionali che proteggono tutti noi.

Con i miei migliori omaggi,

Edward Snowden

31 ottobre 2013