La NSA e le telefonate spagnole
Ne sono state intercettate 60 milioni in un solo mese, ha scritto Glenn Greenwald su El Mundo
Lunedì 28 ottobre il quotidiano spagnolo El Mundo ha scritto che la National Security Agency (NSA), l’agenzia di sicurezza nazionale degli Stati Uniti, avrebbe controllato 60 milioni di telefonate in Spagna tra dicembre 2012 e gennaio 2013. L’articolo è firmato dal giornalista statunitense Glenn Greenwald, diventato famoso negli ultimi mesi per aver collaborato con Edward Snowden e aver condotto sul Guardian le inchieste sulle attività di sorveglianza della NSA, e dal giornalista brasiliano Germán Aranda.
I dati sulle chiamate intercettate sono tratti da una serie di grafici contenuti nei documenti forniti a Greenwald da Edward Snowden, che li aveva raccolti lavorando come consulente della NSA: sotto il titolo «Spain – last 30 days» (Spagna – ultimi 30 giorni) un grafico mostra il flusso giornaliero di telefonate, definito con l’acronimo DNR, intercettate nel periodo tra il 10 dicembre 2012 e l’8 gennaio di quest’anno. Soltanto l’11 dicembre, il giorno di flusso massimo, la NSA avrebbe spiato le chiamate di oltre tre milioni e mezzo di utenti spagnoli.
L’attività di sorveglianza in questione non riguarda il contenuto delle telefonate ma i numeri di telefono, i numeri di serie dei dispositivi e il luogo in cui si trovavano, e la durata delle telefonate. Tra queste intercettazioni dell’NSA ci sarebbe anche la violazione di informazioni personali attraverso email e social network come Facebook e Twitter. Come spiegano Greenwald e Aranda in Spagna si tratta di una violazione di natura penale: la legge spagnola 25/2007, relativa alla conservazione dei dati generati o trattati nell’ambito della fornitura di servizi di comunicazione elettronica, tutela la riservatezza di tali informazioni; i dati che possono essere messi a disposizione a fini investigativi, per esempio, devono essere in relazione con “reati gravi” e possono essere ceduti solo a seguito di un provvedimento emesso dall’autorità giudiziaria.
Domenica 27 ottobre Greenwald aveva anticipato l’uscita dell’articolo su El Mundo con un tweet in cui aveva scritto “Un nuovo grande paese domani saprà quanti milioni di suoi cittadini e delle loro comunicazioni sono stati intercettati dalla NSA”, seguito dopo qualche ora da un altro tweet con lo screenshot della prima pagina del giornale spagnolo.
My article with @german_aranda in El Mundo: NSA collected data on 60 million calls in Spain in one month pic.twitter.com/T99V7QHyGB
— Glenn Greenwald (@ggreenwald) October 27, 2013
Le informazioni esposte da Greenwald hanno avuto nelle ultime ore un grande spazio sui media spagnoli. Il governo spagnolo ha dichiarato di non essere a conoscenza del fatto che i suoi cittadini fossero spiati dall’NSA: venerdì ha ricevuto una richiesta proveniente dalla Germania per trovare un “accordo anti-spia” tra i 28 stati membri dell’Unione Europea. Il primo ministro Mariano Rajoy ha però detto che il governo è ancora alla ricerca di maggiori informazioni sul caso: intanto per questa mattina ha convocato l’ambasciatore degli Stati Uniti in Spagna, James Costos, per riferire sul caso.
Nella foto: il giocatore di calcio della nazionale spagnola Gerard Pique (Jasper Juinen/Getty Images)