4,7 miliardi per comprare BlackBerry

Li ha offerti un consorzio guidato da Fairfax Financial Holdings, il principale azionista della società che potrebbe portarla fuori dalla borsa

Dopo avere annunciato di essere in vendita alcune settimane fa, la società canadese BlackBerry ha ricevuto un’offerta da 4,7 miliardi di dollari da un consorzio guidato da Fairfax Financial Holdings, il suo principale azionista attivo in Canada. L’operazione dovrebbe consentire alla società di non essere più quotata in borsa e di ristrutturarsi, dopo lo scarso successo dei suoi ultimi smartphone, come il BlackBerry Z10, il BlackBerry Q10 e il BlackBerry Q5.

Stando a un comunicato diffuso oggi, il consorzio dovrebbe offrire 9 dollari per azione, quindi con un bonus pari al 3,1 per cento del valore delle azioni alla chiusura della settimana scorsa in borsa. Gli acquirenti avranno sei settimane di tempo per analizzare i conti di BlackBerry e in quel periodo la società potrà ricevere e considerare altre offerte.

La scorsa settimana BlackBerry aveva annunciato il taglio di quasi il 40 per cento dei propri posti di lavoro e la perdita di circa 960 milioni di dollari per i BlackBerry Z10 non venduti e ancora in magazzino, su cui aveva sostanzialmente basato il proprio rilancio commerciale. Il modello, interamente touchscreen – quindi senza la classica tastierina QWERTY – e con un nuovo sistema operativo non è piaciuto molto, anche a causa della mancanza di numerose applicazioni ormai molto conosciute e comuni su iPhone e telefoni Android.

Dopo l’avvento di iPhone e degli altri smartphone, BlackBerry ha tardato a innovare i propri dispositivi, soprattutto dal lato del sistema operativo e dell’offerta di contenuti, perdendo rapidamente clienti. In pochi anni è passato da essere uno dei principali venditori di cellulari negli Stati Uniti a quote di mercato molto basse. In primavera la società è scesa a una quota di mercato pari al 2,9 per cento ed è oggi al quarto posto come piattaforma, preceduta nell’ordine da Microsoft con Windows Phone, da Apple con iOS e da Google con Android al primo posto.