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  • Domenica 7 luglio 2013

Tori in città

Le foto del rituale più celebre e dissennato della festa di San Firmino a Pamplona, in Spagna

Sabato 6 luglio a Pamplona, in Spagna, è iniziata la festa di San Firmino, la tradizionale corsa dei tori per le vie della città. Migliaia di persone si sono riunite davanti al municipio della città dove – come da tradizione – il sindaco si affaccia a mezzogiorno in punto. Una persona designata ha gridato l’annuncio: «Pamploneses. Viva San Fermín, Gora San Fermín!». Poi, è stata accesa la miccia del Chupinazo, che in lingua basca significa razzo, dando ufficialmente inizio alla festa. Migliaia di persone si sono riunite nella piazza indossando una maglietta bianca e sventolando i tradizionali foulard rossi: sono state stappate migliaia di bottiglie di spumante e i festeggiamenti continueranno fino al 14 luglio.

Poco prima del lancio del Chupinazo è stata srotolata dal municipio un’enorme bandiera basca, che ha coperto gran parte dell’edificio. Nei giorni scorsi ci sono state diverse manifestazioni da parte di associazioni di animalisti, che hanno sfilato con finte bare vuote per protestare contro la corsa dei tori. A causa della crisi economica, il sindaco ha deciso quest’anno di tagliare del 14 per cento il budget per la festa, costata circa 2,1 milioni di euro.

La corsa dei tori è molto pericolosa per i residenti e i turisti che decidono di correre insieme a loro: dal 1910 sono morte durante la corsa quindici persone, mentre ogni anno dalle 200 alle 300 persone vengono ferite scivolando lungo il percorso o a causa degli attacchi dei tori. Per partecipare alla corsa, che dura circa tre-quattro minuti, bisogna avere almeno 18 anni, correre nella stessa direzione dei tori, non provocarli ed essere sobri.

Migliaia di persone corrono davanti a una dozzina di tori lungo un tragitto di 826 metri: il percorso parte dai recinti in cui si trovano gli animali e termina nella Plaza de toros. Il percorso è affiancato da un doppio recinto di legno: nella fascia centrale si svolge la corsa e in quelle esterne si posiziona chi vuole assistere. Il sistema di doppie barricate permette inoltre ai corridori di trovare una via di fuga da un’eventuale carica dei tori.

La festa di San Fermín è stata organizzata per la prima volta nel 1591, quando in occasione delle celebrazioni del santo venne organizzata una grande fiera, corride e festeggiamenti per due giorni. Nel tempo l’evento si è arricchito di nuovi elementi come musicisti, danzatori ambulanti, saltimbanchi, le famigerate corse di tori, corride e dall’Ottocento le sfilate di figure giganti in cartapesta. I Sanfermines sono stati anche resi famosi da Ernest Hemingway nel romanzo Fiesta.