L’UEFA ha approvato nuove norme contro il doping e il razzismo
I controlli saranno fatti su campioni di sangue (e non più sulle urine), gli insulti razzisti saranno puniti con 10 partite di squalifica
Il comitato esecutivo dell’UEFA, l’organismo di governo del calcio europeo, si è riunito oggi a Londra (dove sabato 25 maggio si giocherà la finale di Champions League tra Borussia Dortmund e Bayern Monaco) e ha approvato alcuni provvedimenti che riguardano i controlli antidoping dei calciatori e le squalifiche per comportamenti e atti razzisti.
È stato confermato che dalla stagione 2013-2014 i controlli antidoping saranno eseguiti sui campioni di sangue, come già sperimentato negli Europei del 2008 e del 2012, e un team di medici dell’UEFA di giornata in giornata deciderà quali campionati e quali squadre controllare. Fino a questa stagione i controlli venivano eseguiti sui campioni di urina, procedura che è stata criticata da molti e in altri sport è stata abbandonata da anni, soprattutto perché non rileva alcuni tipi di sostanze dopanti come l’ormone EPO.
Per quanto riguarda le misure contro il razzismo, i giocatori considerati responsabili dalla prossima stagione verranno squalificati per dieci partite di coppe europee. Gli insulti razzisti provenienti dal pubblico nelle partite di coppa saranno puniti la prima volta con la parziale chiusura di alcuni settori dello stadio, mentre la seconda con la chiusura dell’intero impianto e una multa di 50mila euro.
foto: il segretario generale dell’UEFA Gianni Infantino (LEON NEAL/AFP/Getty Images)