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  • Giovedì 25 aprile 2013

Il 25 aprile dall’altra parte del mondo

Le foto delle belle parate e cerimonie di oggi in Australia e Nuova Zelanda: anche per loro è un giorno speciale

during ANZAC Day parade/the ANZAC Dawn Service at the Martin Place Cenotaph on April 25, 2013 in Sydney, Australia. Veterans, dignitaries and members of the public today marked the 98th anniversary of ANZAC (Australia New Zealand Army Corps) Day, April 25, 1915 when allied First World War forces landed on the Gallipoli Peninsula. A public holiday in both Australia and New Zealand, commemoration events are held across both countries in remembrance of those who fought and died in all wars.
during ANZAC Day parade/the ANZAC Dawn Service at the Martin Place Cenotaph on April 25, 2013 in Sydney, Australia. Veterans, dignitaries and members of the public today marked the 98th anniversary of ANZAC (Australia New Zealand Army Corps) Day, April 25, 1915 when allied First World War forces landed on the Gallipoli Peninsula. A public holiday in both Australia and New Zealand, commemoration events are held across both countries in remembrance of those who fought and died in all wars.

Il 25 aprile, in Italia anniversario della liberazione del paese dalle forze di occupazione naziste, è un giorno di festa anche per altri paesi del mondo. In Australia e in Nuova Zelanda si celebra l’ANZAC Day, l’anniversario della sanguinosa battaglia di Gallipoli, in Turchia nel 1915, combattuta durante la Prima guerra mondiale, e si ricordano i soldati morti in tutte le guerre. In moltissime città di entrambi i paesi, la mattina del 25 aprile un cappellano ricorda gli eventi di quel giorno, prima di lasciare spazio alle parate militari organizzate da veterani, forze armate, cadetti militari e semplici volontari.

ANZAC sta per Australian and New Zealand Army Corps, ossia il corpo militare a cui appartenevano i soldati australiani e neozelandesi nel 1915. Nella notte tra il 24 e il 25 aprile di quell’anno, i soldati dell’ANZAC parteciparono allo sbarco sulla penisola di Gallipoli organizzato dalla Triplice Intesa per prendere il controllo dello stretto dei Dardanelli, da sempre considerato un importante punto strategico per garantire ai russi lo sbocco sul mar Mediterraneo. Molte infermiere accompagnarono i soldati dell’ANZAC a Gallipoli, lavorando per la maggior parte del tempo su delle navi che erano state attrezzate per portare soccorso ai feriti. Le condizioni di lavoro per le infermiere erano molto difficili: oltre ad assistere ad alcune scene di guerra, il rischio di contrarre malattie contagiose era molto alto.

Il piano prevedeva una prima forzatura dello stretto da parte delle forze navali e una successiva serie di sbarchi lungo le coste per occupare gli avamposti turchi. Alcuni errori tattici indebolirono però l’operazione, e lo scontro si trasformò in un massacro di dimensioni storiche: nonostante la morte di 8.709 soldati australiani e 2.721 neozelandesi, la partecipazione delle forze dell’ANZAC alla battaglia portò a un ritrovato sentimento nazionale per la Nuova Zelanda e l’Australia.

Il motto dell’ANZAC Day è Lest We Forget (“Per non dimenticare”), un poema scritto da Laurence Binyon e pubblicato per la prima volta nel 1914 in Inghilterra. Uno dei versetti del poema viene citato durante le cerimonie commemorative dell’ANZAC Day, e dice così:

«They shall not grow old, as we that are left grow old:
Age shall not weary them, nor the years condemn.
At the going down of the sun and in the morning,
We will remember them»

«Loro non invecchieranno, come noi, che continueremo a invecchiare:
La vecchiaia non li logorerà, né gli anni li condanneranno.
Quando il sole scenderà e al mattino,
Noi li ricorderemo»