Le dimissioni della senatrice del M5S

Il Corriere spiega le possibili motivazioni dietro alle dimissioni di Giovanna Mangili, eletta in Lombardia e accusata di "parentopoli"

Giovanna Mangili, del Movimento 5 Stelle, eletta al Senato in Lombardia, si è dimessa prima dell’inizio dei lavori parlamentari per «motivi personali». Mangili, però, è sposata con un consigliere comunale del Movimento 5 Stelle eletto sempre in Lombardia e dall’interno del Movimento sono arrivate accuse di “parentopoli”. Marta Serafini, sul Corriere della Sera, ha riassunto questa storia, riferendosi anche a discussioni molto accese sul forum del M5S lombardo.

Salta la prima cittadina Cinque Stelle. E la motivazione potrebbe essere una parentopoli grillina. Giovanna Mangili all’apertura dei lavori parlamentari a si è dimessa «per motivi personali». Una motivazione troppo vaga, che da subito ha suscitato dubbi. Alla base della decisione ci sarebbe una polemica interna tra gli esponenti lombardi del M5S. Mangili è infatti sposata con Walter Mio, consigliere comunale del Movimento 5 Stelle a Cesano Maderno (Monza). Inoltre è stata eletta con pochi voti e si è iscritta al Movimento solo nell’ottobre del 2012. In occasione delle Parlamentarie, le primarie web convocate dal M5s per eleggere i candidati alle elezioni politiche, Mangili aveva ottenuto 231 voti, guadagnandosi il posto da capolista al Senato in Lombardia, seguita dall’attuale capogruppo a Palazzo Madama Vito Crimi. E alcuni attivisti avevano parlato di cordate per farla eleggere, dirottando su di lei i voti degli elettori di Monza-Brianza. Polemiche interni quindi che avrebbero portato Mangili a rassegnare le dimissioni da Palazzo Madama, «per ridare dignità ad una persona che ha sopportato in silenzio attacchi e per non danneggiare un Movimento che ha sempre sostenuto e che sempre sosterrà».

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