• Mondo
  • Mercoledì 13 febbraio 2013

Che cosa ha detto mercoledì il Papa

Le foto e il video dell'udienza di Benedetto XVI, la prima dopo l'annuncio delle sue dimissioni, e la cerimonia per le Ceneri in San Pietro

Mercoledì 13 febbraio, papa Benedetto XVI ha partecipato al primo evento pubblico dall’annuncio delle sue dimissioni di lunedì 11 febbraio. Nell’Aula Paolo VI del Vaticano, il Papa ha tenuto la tradizionale udienza del mercoledì, la penultima prima del 28 febbraio quando lascerà il pontificato e saranno avviate le procedure per organizzare un nuovo Conclave.

Poco dopo avere iniziato a parlare, Benedetto XVI è stato interrotto da un lungo applauso del pubblico partecipante all’udienza, cui il Papa ha risposto con un misurato “grazie per la vostra simpatia”. Lunedì aveva annunciato le proprie dimissioni in latino, in presenza dei cardinali che stavano partecipando al Concistoro per la canonizzazione dei martiri di Otranto, mentre questa volta è tornato sull’argomento parlando in italiano:

Cari fratelli e sorelle, come sapete ho deciso di rinunciare al ministero che il Signore mi ha affidato il 19 aprile 2005. Ho fatto questo in piena libertà per il bene della Chiesa, dopo aver pregato a lungo ed aver esaminato davanti a Dio la mia coscienza, ben consapevole della gravità di tale atto, ma altrettanto consapevole di non essere più in grado di svolgere il ministero petrino con quella forza che esso richiede. Mi sostiene e mi illumina la certezza che la Chiesa è di Cristo, il Quale non le farà mai mancare la sua guida e la sua cura. Ringrazio tutti per l’amore e la preghiera con cui mi avete accompagnato, grazie!

Benedetto XVI ha anche ammesso di avere dedicato gli ultimi giorni alla preghiera, prima di annunciare le proprie dimissioni, cui pensava già da diverso tempo. Ha anche invitato i fedeli a pregare per il prossimo papa, che salvo complicazioni dovrebbe essere eletto in tempo per la Pasqua e quindi entro il Venerdì santo (29 marzo).

Ho sentito quasi fisicamente, in questi giorni per me non facili, la forza della preghiera, che l’amore della Chiesa, la vostra preghiera, mi porta. Continuate a pregare per me, per la Chiesa, per il futuro Papa. Il Signore ci guiderà.

Seguendo il calendario liturgico, nel pomeriggio del 13 febbraio Benedetto XVI ha celebrato il Mercoledì delle Ceneri, che coincide con l’inizio della Quaresima e quindi del periodo di preparazione alla Pasqua. La messa per le Ceneri non si è tenuta come da tradizione in Santa Sabina sull’Aventino, ma nella basilica di San Pietro per consentire al maggior numero possibile di fedeli di parteciparvi, considerato che si è trattato di una delle ultime messe officiate da Benedetto XVI.

Nel corso della sua omelia, il Papa ha citato le parole del profeta Gioele, facendo un parallelismo con i giorni nostri:

È ancora il profeta a far risuonare da parte di Dio queste parole: «Laceratevi il cuore e non le vesti» (v.13). In effetti, anche ai nostri giorni, molti sono pronti a “stracciarsi le vesti” di fronte a scandali e ingiustizie – naturalmente commessi da altri –, ma pochi sembrano disponibili ad agire sul proprio “cuore”, sulla propria coscienza e sulle proprie intenzioni, lasciando che il Signore trasformi, rinnovi e converta.

Successivamente, Benedetto XVI ha parlato più esplicitamente della Chiesa e delle divisioni al suo interno, cui ha cercato di porvi rimedio (senza grande successo) nel corso dei suoi quasi sette anni di pontificato:

Il profeta, infine, si sofferma sulla preghiera dei sacerdoti, i quali, con le lacrime agli occhi, si rivolgono a Dio dicendo: «Non esporre la tua eredità al ludibrio e alla derisione delle genti. Perché si dovrebbe dire fra i popoli: “Dov’è il loro Dio?”» (v.17). Questa preghiera ci fa riflettere sull’importanza della testimonianza di fede e di vita cristiana di ciascuno di noi e delle nostre comunità per manifestare il volto della Chiesa e come questo volto venga, a volte, deturpato. Penso in particolare alle colpe contro l’unità della Chiesa, alle divisioni nel corpo ecclesiale. Vivere la Quaresima in una più intensa ed evidente comunione ecclesiale, superando individualismi e rivalità, è un segno umile e prezioso per coloro che sono lontani dalla fede o indifferenti.

Domenica 17 febbraio ci sarà regolarmente l’Angelus, poi inizierà una settimana di preghiera e preparazione spirituale verso la Pasqua, e non ci sarà quindi l’udienza del mercoledì. L’ultimo incontro pubblico del Papa con i fedeli è previsto per mercoledì 27 febbraio, il giorno prima delle sue dimissioni. Dalle 20 del 28 febbraio Benedetto XVI tornerà a essere solamente Joseph Ratzinger.