• Mondo
  • Sabato 1 dicembre 2012

I nuovi pacchetti di sigarette in Australia

Non hanno i loghi delle marche, ma soltanto slogan contro il fumo e immagini decisamente forti

Oggi in Australia è entrata in vigore la legge che impone ai produttori di sigarette di vendere soltanto pacchetti privi di marchio. Al posto dei loghi tradizionali, sulle nuove confezioni sono stampate soltanto immagini esplicite con avvertimenti sui danni che può procurare il fumo. L’unica concessione fatta ai produttori è la possibilità di stampare il nome del marchio e il nome del tipo di sigaretta nella parte basse del pacchetto. L’Australia è il primo paese al mondo a introdurre una legge di questo tipo.

(Dove si fumano più sigarette nel mondo?)

La decisione di imporre un pacchetto uniformato è stata presa nel 2010 dal primo ministro laburista Kevin Rudd, che aveva dichiarato: «Fumare non è cool». Insieme al premier, a guidare la campagna c’era l’allora ministro della sanità Nicola Roxon, che all’età di 10 anni perse il padre per una malattia causata dal fumo. La campagna del governo Rudd è stata portata avanti dall’attuale primo ministro, Julia Gillard, vice-premier durante il governo Rudd. L’attuale ministro della sanità ha dichiarato oggi: «Siamo davanti all’ultimo sussulto di un’industria morente».

Per opporsi alla decisione del governo le compagnie del tabacco si sono rivolte alla Corte Suprema. Tra le varie linee di difese adottate c’è stata anche l’accusa al governo di volersi appropriare della loro proprietà intellettuale, vietando l’uso di marchi e loghi registrati. Lo scorso agosto, però, la Corte Suprema ha respinto il ricorso. Le compagnie del tabacco hanno annunciato che un’altra istanza di ricorso sarà presentata al World Trade Organization, l’organizzazione mondiale del commercio.

(Gli avvisi sui pacchetti di sigarette funzionano?)

Le associazioni contro il fumo oggi parlano di una grande vittoria e secondo la BBC altri paesi, tra cui Regno Unito, Nuova Zelanda, India e Norvegia, stanno pensando di seguire la strada portata avanti dall’Australia. Le compagnie del tabacco invece sostengono che questa decisione non causerà una diminuzione dei fumatori. Il portavoce della British American Tobacco, Scott McIntyre, ha dichiarato che i vecchi pacchetti continueranno ad arrivare in Australia tramite il contrabbando. Questo costringerà le compagnie ad abbassare i prezzi per restare competitive, causando un aumento nel numero delle sigarette vendute.

Foto: ILLIAM WEST/AFP/Getty Images