Come vanno le società di tecnologia

I dati dell'ultimo trimestre, spiegati e messi insieme: Samsung va molto bene, Google male, Apple, Microsoft e Amazon così così

di Davide Maria De Luca

In queste settimane le principali società del settore tecnologico hanno pubblicato i loro bilanci trimestrali presentando quasi tutti dati sotto le aspettative, anche se molte aziende hanno in serbo qualcosa di nuovo per il prossimo trimestre (quello in cui si fanno i regali di Natale e si spende tradizionalmente di più). Ecco riassunti i loro risultati partendo dalla più grande di tutte, che probabilmente non è quella che immaginate. Prima una cosa da sapere, però: i dati più importanti sono in genere due, fatturato e utili (o profitti). Il primo rappresenta il volume totale delle vendite (il guadagno prima di ogni spesa, in altre parole), mentre gli utili, semplificando, sono quanto alla fine entra in tasca fisicamente all’azienda. Le aziende quotate in borsa hanno l’obbligo di rendere pubblici i loro bilanci ogni tre mesi.

Samsung
La più grande società di tecnologia fattura ogni anno circa 150 miliardi di dollari. Nel terzo trimestre del 2012 il fatturato è aumentato rispetto al 2011 del 26 per cento, arrivando a 52 miliardi di dollari. Il vero balzo però Samsung lo ha compiuto nei profitti che sono aumentati del 91 per cento, arrivando a 5,9 miliardi di dollari. Questi dati sono dovuti a vendite record sia di smartphone che di tablet. L’azienda ha previsto che la domanda per i suoi prodotti crescerà ancora nell’ultimo trimestre dell’anno, quando tradizionalmente le vendite aumentano. Secondo dati elaborati dagli analisti, nel trimestre appena finito Samsung ha venduto più di cinquanta milioni di smartphone, conquistando il 35 per cento del mercato (Apple ne detiene circa il 17 per cento).

Google
Il terzo trimestre è finito male per Google che ha fatto un guaio, diffondendo mentre i mercati erano ancora aperti i dati del suo bilancio causando una flessione del titolo del 9 per cento in poche ore. Tra luglio e settembre il fatturato della società è calato a 11,33 miliardi, cioè del 20 per cento (sempre rispetto allo stesso periodo del 2011),  i costi sono aumentati e sono scesi i ricavi dalla pubblicità. Di conseguenza sono scesi anche i profitti, passati da 2,73 miliardi del 2011 a 2,18.

Apple
La trimestrale è stata buona ma non abbastanza e questo ha un po’ deluso gli investitori. Il fatturato è cresciuto del 27 per cento (arrivando a 35,9 miliardi di dollari) e i profitti del 24 per cento (8,2 miliardi di dollari). Se gli iPhone hanno venduto più delle aspettative (da soli rappresentano il 47 per cento delle vendite dell’azienda), gli iPad hanno venduto meno, probabilmente per la ventilata uscita dell’iPad mini, mentre ha spaventato il fatto che l’azienda abbia abbassato di 3 miliardi le sue aspettative di fatturato per l’ultimo quarto, scese a 52 miliardi. Secondo alcuni analisti Apple ha anche problemi di offerta, cioè non riesce a consegnare abbastanza prodotti per soddisfare la domanda. Alcuni danno la colpa alla lentezza della filiera produttiva per le vendite di iPad minori del previsto. Ci sono anche timori su quanti iPad mini Apple riuscirà a produrre entro la fine dell’anno e se questi riusciranno a soddisfare la domanda.

Microsoft
L’azienda ha avuto un trimestre più debole delle aspettative. Il fatturato di Microsoft è stato di 16 miliardi di dollari e i suoi ricavi di 4,47 miliardi. L’azienda punta molto sull’ultimo trimestre dell’anno, quando sarà rilasciato Windows 8 (che al Post abbiamo già provato). Il sistema operativo ha ricevuto recensioni piuttosto varie tra le riviste di settore, mentre tutto il settore “Windows” dell’azienda si è dimostrato debole ultimamente e potrebbe quindi rappresentare una base un po’ fragile da cui far partire il nuovo Windows 8. C’è una certa attesa per il nuovo tablet Surface, di cui pare che Microsoft abbia preparato tra i 3 e i 5 milioni di esemplari.

Amazon
Il più grande negozio online al mondo aveva preannunciato il suo primo trimestre di perdite. La compagnia ha perso 28 milioni di dollari, molto meno di quanto previsto, su un fatturato di 13 miliardi di dollari. Una delle cause di questi risultati è la scelta di Amazon di tenere i prezzi bassissimi, vicini al livello di costo. Questa strategia comprime i margini (cioè la percentuale di profitto sulle vendite, che è al 2 per cento, uno dei più bassi del settore), ma fa ancora più male alla concorrenza. Gli altri principali negozi online non stanno riuscendo a reggere il passo di Amazon e subiscono perdite molto più significative. Per Amazon ci sono buone prospettive di crescita per l’ultimo trimestre dell’anno, grazie alle vendite del nuovo tablet Kindle.

Facebook
Sta andando un po’ meglio e il suo fatturato di 1,262 miliardi (che ne fa una delle più piccole tra le grandi aziende del settore) è stato leggermente superiore alle aspettative. Anche i profitti sarebbero aumentati rispetto al terzo trimestre dell’anno scorso, passando da 227 a 311, ma a causa di un aumento della tassazione il guadagno si è trasformato in una perdita netta di 59 milioni. Nonostante questo i dati sono stati giudicati tutto sommato positivi, principalmente per il fatto che grazie alla pubblicità sugli smartphone la società ha cominciato a guadagnare anche dal settore mobile. Il giorno dopo la loro pubblicazione le azioni di Facebook sono salite del 21 per cento.

Come va il settore in generale?
Non benissimo e il 2013 rischia di essere anche peggio. Mentre il mercato azionario americano cresce, raggiungendo livelli da prima della crisi, il settore tecnologico è rimasto indietro, crescendo meno della media degli altri settori. Non ci sono fallimenti all’orizzonte, né motivi di seria preoccupazione. Secondo alcuni analisti questi sono i riflessi della recessione che sono finalmente arrivati anche nel settore tecnologico, colpendo prima le vendite di hardware e personal computer per poi arrivare agli altri settori. In particolare è previsto che nel 2013 subirà un rallentamento il mercato degli smartphone, che tutt’ora è uno dei più vitali del settore.

Foto: Justin Sullivan/Getty Images