Chuck Jones, 100 anni dopo

Il 21 settembre del 1912 nacque uno dei più grandi animatori americani, che inventò Wile E. Coyote e Beep Beep: la storia e i suoi cartoni più famosi

Cartoonist Chuck Jones poses with a bust of Mark Twain during a visit to the Mark Twain House in Hartford, Conn., Tuesday, June 15, 1999. Jones, creator of Wile E. Coyote and the Roadrunner, says that Twain’s works have been his inspiration. (AP Photo/Bob Child)

Cartoonist Chuck Jones poses with a bust of Mark Twain during a visit to the Mark Twain House in Hartford, Conn., Tuesday, June 15, 1999. Jones, creator of Wile E. Coyote and the Roadrunner, says that Twain’s works have been his inspiration. (AP Photo/Bob Child)

Oggi, 21 settembre, è il centenario della nascita di Chuck Jones, leggendario animatore, disegnatore, sceneggiatore di film e cartoni animati americano. Jones ha reso famosi e inventato alcuni dei più amati personaggi della serie Looney Tunes di Warner Bros., tra cui Wile E. Coyote (in Italia ha un sacco di nomi alternativi come Vilcoyote o Vile il Coyote, Willy o Willie), Beep Beep (Road Runner) e Daffy Duck.

Chuck Jones disegna Bugs Bunny

Jones nacque il 21 settembre 1912 a Spokane, a Washington. In Chuck Amuck, la biografia che pubblicò nel 1989, Jones racconta che suo padre era un uomo d’affari di scarso successo e ogni volta che fondava una nuova impresa comprava matite, penne, fogli e altro materiale da cancelleria con sopra le iniziali dell’impresa. Quando i suoi progetti fallivano, regalava tutto il materiale ai figli, invitandoli a utilizzarlo in tempi rapidi. Jones e i suoi fratelli disegnavano continuamente e in seguito molti di loro intrapresero professioni artistiche.

Jones iniziò a lavorare nel settore dell’animazione nel 1933. Nel 1936 si sposò con Dorothy Webster – incontrata sul posto di lavoro e con cui ebbe la figlia Lisa – e nello stesso anno fu assunto come animatore alla Warner Bros., diventando in poco tempo un punto di riferimento dell’azienda fino alla chiusura del dipartimento di animazione, nel 1962. Jones lavorò con altri maestri dell’epoca – la cosiddetta epoca d’oro dell’animazione americana – tra cui il regista, disegnatore e animatore Tex Avery. Avery inventò Bugs Bunny ma fu Jones a renderlo famoso, trasformandolo in uno dei personaggi dei cartoni più amati di sempre e facendone il protagonista di What’s Opera, Doc?, giudicato tra i migliori cortometraggi di tutti i tempi e incluso dal Congresso americano nel National Film Registry perché considerato «uno dei film più significativi del nostro tempo dal punto di vista culturale, storico ed estetico».

What’s Opera, Doc?

Durante la Seconda guerra mondiale, Jones iniziò a collaborare con lo scrittore e poeta Theodor Geisel, meglio conosciuto come Dr. Seuss: i due crearono insieme una serie di cartoni educativi. Nel 1944 Jones diresse Hell-Bent for Election, un cartone animato breve che invitava gli americani a votare Franklin D. Roosevelt alle elezioni presidenziali, e Angel Puss, un cartone con personaggi afroamericani ritratti in un modo successivamente considerato offensivo: non si trova più in commercio e fa parte dei cosiddetti Censored Eleven, uno degli undici cartoni della Looney Tunes messi al bando negli anni Sessanta perché ritenuti razzisti.

(I Looney Tunes neri)

Hell-Bent for Election

Jones raggiunse l’apice del successo tra gli anni Quaranta e Cinquanta. In questo periodo inventò i suoi personaggi animati più famosi: Pepé Le Pew, Marvin il marziano, Wile E. Coyote e Beep Beep. I cartoni su Wile E. Coyote e Beep Beep, insieme ai corti animati One Froggy Evening (1955), What’s Opera, Doc? (1957) e Duck Amuck (1953) sono considerati i suoi capolavori e alcuni tra i migliori disegni animati mai realizzati.

Chuck Jones parla di Willy il Coyote e Beep Beep

One froggy evening

Duck Amac

Dopo la chiusura della Warner Bros. e un breve periodo alla Walt Disney Pictures, Jones aprì il suo studio di animazione, che nel 1964 venne assorbito dalla Metro Goldwyn Mayer. In questo periodo Jones realizzò molti cartoni di Tom & Jerry e nel 1964 curò l’animazione per il corto The Dot and the Line: A Romance in Lower Mathematics, che nel 1965 vinse l’Oscar al miglior cortometraggio di animazione e fu presentato in gara anche al Festival di Cannes del 1966. Nello stesso anno diresse per la tv Come il Grinch rubò il Natale, adattando una favola di Dr. Seuss.

The Dot and the Line

Quando nel 1970 MGM chiuse la sezione di animazione, Jones aprì un nuovo studio, Chuck Jones Productions. Continuò a dirigere brevi scene animate e cartoni e a tenere lezioni e seminari sull’animazione fino agli ultimi anni della sua vita. Il suo ultimo cartone per Looney Tunes è del 1996 e ha per protagonisti Bugs Bunny e Yosemite Sam; nello stesso anno ricevette l’Oscar alla carriera. Jones morì a New York il 22 febbraio 2002 per insufficienza cardiaca. Durante il weekend si terranno numerosi eventi e proiezioni dei suoi corti per ricordarlo.

Tom-ic Energy – un episodio di Tom & Jerry diretto da Jones nel 1965

Foto: Chuck Jones nel 1999 (AP Photo/Bob Child)