Un progetto spaziale

Le foto di Vincent Fournier esposte al festival di Cortona, tra luoghi, cose e paesaggi che hanno a che fare con lo spazio

Sokol Space Glove, Yuri Gagarin Cosmonaut Training Center (GCTC), Star City, Zyyozdny gorodok, Russia, 2007

Il progetto Space Project del fotografo francese Vincent Fournier racconta alcuni dei luoghi più importanti dove si parla di spazio, dove lo si studia e dove vengono costruite e usate alcune delle tecnologie più importanti per affrontare il cosmo.

Fournier ha viaggiato dieci anni intorno al mondo visitando alcuni di questi luoghi, come il centro d’addestramento per cosmonauti intitolato a Yuri Gagarin, la stazione di ricerca in Utah negli Stati Uniti che studia Marte e l’osservatorio spaziale nel deserto Atacama in Cile. Il fotografo ci mostra posti che spesso restano nascosti al grande pubblico, infarciti di leggende e racconti, che nascondono strumentazioni e ambienti al limite della fantascienza e non di rado sono posizionati in luoghi desertici, simili a certi paesaggi alieni (almeno a come li immaginiamo o come li abbiamo sempre rappresentati).

Fournier racconta lo spazio-terrestre con uno stile che a tratti è un reportage, che documenta cosa effettivamente avviene, e che a tratti invece è interpretato, messo in scena, studiato. Tutto quello che ha fotografato esiste, ma come lo ha fotografato restituisce una specie di sensazione cinematografica che alterna visioni da fantascienza ad ambienti più quotidiani e umani, intrisi di storia e lontani dalla ipertecnologia che siamo soliti immaginare quando pensiamo allo spazio e ai pionieri delle stelle.

Le didascalie sono in inglese per volontà dell’autore. Le fotografie di Fournier sono raccolte in un libro e in questi giorni (fino al 30 settembre) resteranno esposte al Festival di fotografia Cortona on the Move. Nel sito del fotografo ci sono altri progetti interessanti e l’intero Space Project.

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