Marchio vandalo

Un gruppo di artisti installa i suoi lavori al posto dei pannelli pubblicitari, per mettere in discussione i meccanismi della comunicazione commerciale

Pollo rex, Carne di Unicorno, Hamburger di Bigfoot

Il progetto “Brandalism” (un gioco di parole tra brand, “marchio”,  e vandalism, “vandalismo”) si fonda sul tentativo di riappropriazione dello spazio utilizzato nelle strade per la comunicazione pubblicitaria. Gli artisti che hanno aderito al progetto, che vengono da Regno Unito, Australia e Israele, hanno operato finora in cinque città, una città per giorno, installando i loro lavori su 37 pannelli pubblicitari.

I promotori del progetto spiegano che hanno scelto di coprire i normali manifesti pubblicitari con i loro disegni per un motivo specifico: perché erano stanchi. Dato che, dicono, il meccanismo della pubblicità non è l’andare incontro ai bisogni già esistenti, ma il tentativo di suscitarne di nuovi, le persone, che non possono sottrarsi all’esposizione di contenuti pubblicitari, diventano meno serene, infelici. I lavori di “Brandalism”, quindi, cercano di mettere in discussione il senso della comunicazione commerciale occupandone lo spazio per ribaltare il suo messaggio.

Il progetto è ancora in corso, i lavori apparsi finora sui pannelli pubblicitari del Regno Unito sono raccolti sul sito.