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  • Sabato 1 settembre 2012

I cinquant’anni di Ruud Gullit

La storia, le foto e i video del calciatore olandese, che si ricordano in molti per le sue trecce e per quei 62 gol fatti in Serie A

Jun 1988: Ruud Gullit of Holland and teammate celebrate Holland's victory over Russia in the Final of the European nations championships in Munich, Germany. Mandatory Credit: Allsport UK
Jun 1988: Ruud Gullit of Holland and teammate celebrate Holland's victory over Russia in the Final of the European nations championships in Munich, Germany. Mandatory Credit: Allsport UK

Ruud Gullit, registrato all’anagrafe come Ruud Dil, il cognome della madre, è nato ad Amsterdam il 1 settembre di cinquant’anni fa e cominciò a farsi chiamare Ruud Gullit, usando il nome del padre, all’inizio della sua carriera, a poco più di dieci anni. Tra gli anni Ottanta e gli Anni Novanta ha giocato per diverse squadre, in Olanda, Italia e Inghilterra, ma la squadra con cui ha giocato e vinto di più è stata il Milan.

Nel Milan Gullit ha giocato dal 1987 al 1995, con un intervallo di un anno passato alla Sampdoria nella stagione 1993-94. Gli anni passati al Milan furono densi di successi, sia personali, nel 1987 vinse il pallone d’oro, che di squadra, visto che con il Milan vinse 2 coppe dei campioni, 2 coppe intercontinentali, 2 supercoppe europee, 3 campionati italiani e 3 supercoppe italiane. Nel 1988 vinse anche i campionati europei, con la nazionale olandese. In quegli anni il Milan era allenato da Arrigo Sacchi e tra i compagni di squadra Gullit aveva i connazionali Marco Van Basten e Frank Rijkaard, ma anche gli italiani Franco Baresi, Paolo Maldini, Roberto Donadoni e Carlo Ancelotti.

Ruud Gullit giocava come attaccante, ma grazie alle sue capacità tecniche e fisiche, finì per giocare spesso sul campo in molti ruoli differenti. Nel 1990 il giocatore nordirlandese George Best, uno dei più grandi calciatori britannici, disse di lui:

«È un grande giocatore da ogni punto di vista. Possiede tutte le qualità, non ha paura di fare nulla con il pallone e sembra divertirsi ogni volta che gioca. Secondo me è proprio questo che lo rende un giocatore anche migliore di Maradona. Entrambi hanno la qualità chiave che contraddistingue tutti i migliori giocatori, l’equilibrio. Non riesci mai a portargli via la palla. È la stessa cosa che vale per Pelé, Beckenbauer e Cruijff.»

Alla fine della sua carriera di calciatore Gullit si mise a fare l’allenatore, ma la sua carriera manageriale non fu all’altezza di quella da giocatore. L’unico successo da allenatore lo ottenne nella stagione 1996-97 quando era allenatore-giocatore del Chelsea. Quell’anno vinse la FA Cup, ma l’anno dopo fu licenziato per problemi con la dirigenza. Dopo il Chelsea, Gullit in Inghilterra allenò solo il Newcastle, poi passò alla squadra olandese del Feyenoord, entrambe le esperienze però furono negative. Negli ultimi anni ha allenato la squadra statunitense dei Los Angeles Galaxy, nel 2007-2008 e, nel 2011, la squadra cecena del Terek Grozny.

Tutti i 62 gol di Ruud Gullit in serie A

Foto:Allsport UK