L’affollata giunta provinciale di Messina

Ha il maggior numero di assessori in Italia, racconta Repubblica

La giunta provinciale di Messina, scrive Emanuele Lauria su Repubblica, guidata dal presidente Giovanni Ricevuto, è composta da 15 assessori. Un numero superiore a quello delle giunte provinciali di tutte le altre province italiane.

Gli avversari politici, con scarsa fantasia, l’hanno chiamata giunta elettorale. Ma quella che Giovanni “Nanni” Ricevuto ha messo su, in riva allo Stretto, è qualcosa di diverso, di più, di ineguagliabile. È la più affollata amministrazione provinciale d’Italia: quindici assessori, oltre al presidente. Milano, Roma e Napoli, che hanno una popolazione cinque o sei volte superiore rispetto a Messina, ne hanno tre in meno. La Provincia di Torino ha una giunta di “soli” 11 componenti. Catania, a un centinaio di chilometri di distanza, non va oltre otto. Sì, un record. Che fa a pugni con le cure dimagranti per le Province, con i tagli e gli accorpamenti contenuti nel decreto sulla spending review. La Sicilia autonoma non si allinea: anzi, fa dell’ente inutile una cattedrale.

Ricevuto, 70 anni, avvocato ed ex parlamentare socialista, oggi esponente del Pdl, non ha avuto remore nel rinforzare la squadra: cinque poltrone in più e via. Chiedevano spazio l’Udc, Grande Sud di Gianfranco Micciché e i ras locali del Popolo della Libertà: un assessore in quota al vicepresidente dell’Assemblea regionale Santi Formica ma uno pure al deputato Nino Germanà, per non scontentare nessuno. C’è una ricandidatura da preparare, bisogna ingraziarsi gli amici. In fondo, basta frammentare le competenze: separare la delega all’ambiente da quella ai parchi e alle riserve, il turismo dalla cultura. E lasciare un posto per l’assessore “al contenzioso”. Non è sufficiente, evidentemente, l’ufficio legale dell’ente.

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