Obama aveva davvero citato Monti

La notiziola diventata "inchiesta" giornalistica si chiude come una perdita del tempo (come aveva peraltro intuito il Post)

U.S. President Barack Obama greets Italian Premier Mario Monti at the opening plenary session at the Nuclear Security Summit at the Coex Center, in Seoul, South Korea, Tuesday, March 27, 2012. The leaders of South Korea, the United States and China issued stark warnings Tuesday about the threat of nuclear terrorism during the final day of the nuclear summit that has so far been upstaged by North Korea's long-range rocket launch plans. (AP Photo/Susan Walsh)
U.S. President Barack Obama greets Italian Premier Mario Monti at the opening plenary session at the Nuclear Security Summit at the Coex Center, in Seoul, South Korea, Tuesday, March 27, 2012. The leaders of South Korea, the United States and China issued stark warnings Tuesday about the threat of nuclear terrorism during the final day of the nuclear summit that has so far been upstaged by North Korea's long-range rocket launch plans. (AP Photo/Susan Walsh)

Ormai finiamo di raccontarla, con qualche imbarazzo visto che era un buffo aneddoto minimo che ci eravamo dedicati a spiegare rapidamente ed è poi diventato oggetto di inchieste e polemiche su diversi giornali. Ovvero la storia della telefonata del capogruppo del PdL Cicchitto a Mario Monti a Seul, che aveva impedito al secondo di ascoltare il discorso di Obama che lo citava e si complimentava con lui.

Come abbiamo raccontato, però, il giorno dopo il Fatto ha contestato questa ricostruzione e l’attenzione che aveva avuto, sostenendo che delle parole di Obama su Monti non si trovasse traccia né nel testo né nel video del discorso pubblicati online dalla Casa Bianca: “Nessun elogio da Obama mentre Monti era al telefono con Cicchitto”, era il titolo in prima pagina. E il Fatto tornava sulla questione anche il giorno dopo, accusando apertamente il governo Monti di essersi “inventato” l’episodio e la stampa italiana di esserci cascata con tutte le scarpe. La storia era stata comprensibilmente ed entusiasticamente raccolta da alcuni giornali più critici con Monti, e sia il Giornale che Libero se ne erano occupati, avallando la tesi del Fatto, mentre il Corriere teneva il punto, pur dando conto delle contestazioni.

Ma si era capito rapidamente che l'”inchiesta” del Fatto avesse confuso i video, e analizzato l’intervento di Obama sbagliato. E oggi l’ufficio stampa della Casa Bianca ha messo online il testo del discorso in questione, dove Obama parla di Monti e delle loro condivisioni (non si trattava proprio di lodi sperticate, ma di una citazione complice sì). E la questione è chiusa, dove poteva essere nemmeno aperta: resta una storia giornalistica esemplare, giudicate voi di cosa.

E stavo parlando col primo ministro italiano Monti del fatto che alcuni di questi cambiamenti, alcune delle iniziative che abbiamo preso tutti, ognuna sembra un piccolo passo ma tutte insieme creano uno spostamento significativo. E i rischi di cui discutiamo sono relativamente lontani rispetto ad alcune delle altre sfide che affrontiamo ogni giorno.

(AP Photo/Susan Walsh)

– Francesco Costa: I fatti sul Fatto

Aggiornamento: questo articolo aveva usato dapprima nel titolo il termine “complimentato”, per riprendere il tema di cui si era parlato. Per non correre rischi che le interpretazioni su cosa significhi “complimentarsi” distraggano dal tema qui in questione – e complichino ancora di più una storia molto semplice – lo abbiamo rimpiazzato con un più indiscutibile “citato”. È indubbio, ma è un’altra storia, che ci sia stata una non nuova enfasi provincialistica da parte dei media che hanno celebrato le parole di Obama come se fossero un riconoscimento di chissà che. Qui, poi, per completezza, la conclusione del Fatto sulle proprie ragioni.