Dei fiori nei vostri cannoni

La storia, per immagini, di quelli che ai poliziotti invece vanno offrendo rose, garofani e mazzolini

This photo provided Wednesday, Jan. 23, 2008 by the estate of photographer Bernie Boston shows the iconic Oct. 26, 1967 photo Boston took of an anti-war protester placing flowers in the barrels of rifles held by National Guardsmen in Washington, D.C. Boston died Tuesday, Jan. 23, 2008 of a rare blood disease at his home in Basye, Va. where he retired in 1994 after working for The Los Angeles Times, The Washington Star and the Dayton Daily News. (AP Photo/Estate of Bernie Boston) ** ONE TIME USE ONLY, BLACK AND WHITE ONLY, NO SALES, FOR USE ONLY IN CONJUNCTION WITH BOSTON OBITUARY, MANDATORY CREDIT **
This photo provided Wednesday, Jan. 23, 2008 by the estate of photographer Bernie Boston shows the iconic Oct. 26, 1967 photo Boston took of an anti-war protester placing flowers in the barrels of rifles held by National Guardsmen in Washington, D.C. Boston died Tuesday, Jan. 23, 2008 of a rare blood disease at his home in Basye, Va. where he retired in 1994 after working for The Los Angeles Times, The Washington Star and the Dayton Daily News. (AP Photo/Estate of Bernie Boston) ** ONE TIME USE ONLY, BLACK AND WHITE ONLY, NO SALES, FOR USE ONLY IN CONJUNCTION WITH BOSTON OBITUARY, MANDATORY CREDIT **

Negli ultimi giorni è circolato molto in rete il video in cui un manifestante no TAV in Val di Susa insultava e provocava un carabiniere, che restava impassibile. L’episodio è stato molto dibattuto, con pesanti critiche nei confronti dell’atteggiamento del dimostrante, e molti hanno citato – piuttosto a sproposito – la poesia di Pasolini “Il PCI ai giovani”, quella in cui definiva i manifestanti sessantottini figli di papà e i poliziotti figli di operai. In quella poesia, Pasolini scriveva anche che «In questi casi, ai poliziotti si danno i fiori, cari», riferendosi alle manifestazioni pacifiste e sessantottine che – soprattutto quelle contro la guerra in Vietnam – offrivano fiori ai poliziotti come gesto solidale e di rifiuto di ogni violenza. Si ritiene che il primo a proporre di offrire fiori ai politici e agli agenti che si contestavano (e persino nelle canne dei fucili) sia stato Allen Ginsberg, e l’idea fu molto popolare (e arrivò in una celebre canzone dei Giganti, nel 1967). La consuetudine è stata ripresa negli anni successivi e ancora in occasioni recenti: dalle manifestazioni no global contro i vertici del G8 e del G20, a quelle per protestare contro le decisioni del governo – in Italia come in Indonesia – e persino nelle recenti proteste della primavera araba decine di manifestanti hanno offerto con intenzione giocosa, provocatoria o candida mazzi di rose, fiorellini e fiori finti ad agenti impassibili, divertiti, rigidi o incerti sul da farsi.

Cosa pensava davvero Pasolini, Adriano Sofri sugli abusati e travisati versi sui poliziotti, e su quel che accade in Val di Susa
Il manifestante e il carabiniere, Chi sono i protagonisti del video della Val di Susa più visto online in questi giorni