Che cosa succede in Val di Susa

Giornata di proteste, scontri e tensioni, la polizia ha sgomberato un presidio sull'autostrada A32 e i manifestanti l'hanno occupata di nuovo

Da stamattina in Piemonte ci sono nuove proteste dei manifestanti no TAV: un pezzo dell’A32 è stato occupato, poi sgomberato dalla polizia e poi di nuovo occupato. Le forze dell’ordine hanno usato fumogeni e idranti per disperdere i manifestanti e la situazione è piuttosto tesa. Luca Abbà, il manifestante caduto ieri da un traliccio dell’alta tensione su cui era salito, è in condizioni gravi ma stabili. Di seguito gli aggiornamenti della Stampa.

Ore 15,00 – I manifestanti tornano ad occupare l’autostrada
Gli agenti di polizia che da quasi tre ore fronteggiavano i No Tav allo svincolo di Chianocco hanno lasciato la loro posizione e i manifestanti hanno rioccupato la carreggiata verso Susa. Chiuso il tratto da Oulx ad Avigliana in direzione Torino.

Ore 13,45 – Sindaco di Chiomonte: “L’incidente ad Abbà una fatalità, non colpa della polizia”
Per il sindaco di Chiomonte, Renzo Pinard, quanto accaduto ieri a Luca Abbà, il leader No Tav caduto da un traliccio, «è stata colpa della fatalità, non della polizia». «Le forze dell’ordine – aggiunge Pinard – fanno di tutto per evitare che la gente abbia conseguenze fisiche». «Quando ragazzi come Luca sono disposti a un gesto estremo per contestare un’opera, – continua Pinard, che è favorevole alla Tav – bisogna riflettere. L’opera va fatta ma con intelligenza. Non penso che l’opera possa stravolgere il mondo però il territorio contesta e lo Stato non è intervenuto col buonsenso ma con i muscoli e basta. Questo – conclude – è il problema».

Ore 13,20 – Cota: “Abbassare le tensioni, l’opera va fatta”
«Occorre abbassare la tensione, non strumentalizzando il fatto accaduto ieri». Così il presidente del Piemonte, Roberto Cota, che aggiunge: «deve essere chiaro a tutti che l’opera va fatta». «Si tratta – prosegue il governatore piemontese – di un progetto ferroviario internazionale di oggettiva importanza, non realizzarlo sarebbe assurdo e farebbe domandare a tanti perchè investire in un Paese che non è in grado di rispettare gli impegni e di realizzare opere così strategica».

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