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  • Martedì 6 dicembre 2011

La minaccia di Standard & Poor’s

L'annuncio del possibile declassamento di 15 paesi europei irrita l'UE, già molto spazientita con l'agenzia di rating

NEW YORK, NY – AUGUST 10: Standard and Poor’s headquarters are seen in Manhattan on August 10, 2011 in New York City. Worldwide markets remain turbulent days after Standard and Poor’s downgraded the debt rating of the United States.(Photo by Mario Tama/Getty Images)

NEW YORK, NY – AUGUST 10: Standard and Poor’s headquarters are seen in Manhattan on August 10, 2011 in New York City. Worldwide markets remain turbulent days after Standard and Poor’s downgraded the debt rating of the United States.(Photo by Mario Tama/Getty Images)

L’agenzia di rating Standard & Poor’s ha messo quindici paesi dell’eurozona sotto osservazione per un possibile declassamento del debito. Oltre all’Italia, nella lista ci sono anche paesi con rating a tripla A come Francia, Austria, Olanda, Lussemburgo, Finlandia e Germania. Questa decisione implica di solito la possibilità di un declassamento entro 90 giorni, ma nella sua nota Standard & Poor’s ha detto che prevede di terminare la revisione dei rating «al più presto dopo il summit europeo in agenda per l’8 e il 9 dicembre». Gli altri paesi sotto osservazione sono Belgio, Estonia, Irlanda, Malta, Portogallo, Slovacchia, Slovenia e Spagna.

«Lo stress sistemico nell’eurozona si è intensificato nelle ultime settimane al punto da mettere sotto pressione il merito dell’intera Europa», dice l’agenzia di rating, che spiega di avere preso questa decisione a causa del peggioramento delle condizioni del credito nell’euro zona, dei tassi di interesse sempre più alti offerti all’acquisto dei titoli sovrani, dell’incapacità dei leader europei di trovare soluzioni incisive e condivise e per la minacciata – e ormai praticamente certa – recessione che ci aspetta l’anno prossimo.

L’Unione Europea negli ultimi mesi ha criticato duramente l’operato di Standard & Poor’s, soprattutto per il tempismo dei suoi annunci. Lo scorso agosto, inoltre, l’agenzia aveva annunciato erroneamente un declassamento del rating della Francia. La Securities and Exchange Commission degli Stati Uniti sta conducendo un’inchiesta per verificare alcuni sospetti di insider trading all’interno dell’agenzia da quando ha declassato il rating del debito americano. Da allora Standard & Poor’s ha fatto altri due errori macroscopici. Il 16 novembre ha assegnato un rating B+ a un gruppo di bond ucraini che non esistono. Il 17 novembre ha annunciato l’upgrade del rating del Brasile a BBB-, dimenticando che è già il suo rating attuale. In entrambi i casi ha dovuto correggere i suoi comunicati e scusarsi per l’errore.

Ieri intanto il cancelliere tedesco Angela Merkel e il presidente francese Nicolas Sarkozy si sono incontrati a Parigi per parlare di nuovo dei piani per affrontare la crisi economica. I dettagli del piano saranno resi noti soltanto domani, ma è già stato anticipato che conterrà nuove indicazioni sulla disciplina di bilancio, sulle sanzioni automatiche a carico dei paesi non in regola con i conti pubblici e sul rafforzamento della governance europea. «Francia e Germania lavoreranno insieme ai loro partner europei per prendere tutte le misure necessarie a salvaguardare l’eurozona», hanno scritto in un comunicato congiunto che, tra l’altro, esclude una volta per tutte l’adozione degli eurobond.

Che cosa sono le agenzie di rating

foto: Mario Tama/Getty