Il weekend di Monti

Gli incontri con i partiti della "maggioranza" di sabato (ancora in corso sabato sera), il programma della domenica e le scadenze previste di lunedì

Italy’s Prime and Economy Minister Mario Monti addresses the media at the European Council building in Brussels, Wednesday, Nov. 30, 2011. European Union finance ministers have their regular monthly meeting overshadowed by the continuing financial crisis hitting the continent. (AP Photo/Yves Logghe)

Italy’s Prime and Economy Minister Mario Monti addresses the media at the European Council building in Brussels, Wednesday, Nov. 30, 2011. European Union finance ministers have their regular monthly meeting overshadowed by the continuing financial crisis hitting the continent. (AP Photo/Yves Logghe)

Conclusa la giornata di appuntamenti con la “maggioranza”, a cui ha illustrato le linee guida della manovra, il presidente del Consiglio Mario Monti avrà una nuova domenica di incontri, alla vigilia del Consiglio dei ministri che nel pomeriggio di lunedì avvierà l’iniziativa economica contro la crisi.

A partire dalle 9 a palazzo Chigi si presenteranno il Forum dei giovani, sindacati, imprese, banche, forze dell’ordine ed enti locali. L’incontro più delicato sarà quello con i sindacati, che non vedono di buon occhio l’ipotesi di una riforma delle pensioni troppo pesante. Il segretario della Cisl, Raffaele Bonanni, ha voluto precisare che le organizzazioni dei lavoratori sono “per una trattativa, un confronto serrato e non per una semplice consultazione”. Critico l’approccio del leader della Uil, Luigi Angeletti, che ha definito “un sopruso” l’ipotesi di innalzare a 43 anni la soglia dell’età contributiva. La Cgil, dice il suo segretario generale Susanna Camusso, è pronta “a sostenere le scelte giuste”, ma altrettanto decisa “a contrastare quelle che riterremo sbagliate”. La Camusso si augura di non essere costretta a “dover usare la lente d’ingrandimento per cercare l’equità nelle manovre che dovranno essere varate”.

Quello con imprese e banche, si prospetta, al contrario, un incontro più sereno alla luce della proposta di utilizzare titoli di Stato per pagare i debiti contratti dalla pubblica amministrazione nei confronti delle piccole e medie imprese. Ipotesi discussa in un incontro tra il ministro dello Sviluppo economico, Corrado Passera, il presidente dell’Abi, Giuseppe Mussari, la leader di Confindustria, Emma Marcegaglia e il presidente di Rete Imprese Italia, Ivan Malavasi. Lunedì alle 12 toccherà infine agli enti locali con Regioni, Province e Comuni, interessati principalmente alla soluzione del problema dei finanziamenti relativi al trasporto pubblico locale. Terminato il ciclo di incontri il premier potrebbe recarsi al Quirinale per aggiornare il presidente della Repubblica dell’esito di queste insolite consultazioni, prima di presiedere il Consiglio dei ministri che licenzierà il pacchetto di provvedimenti anti-crisi.

“Sarà una manovra seria e rigorosa”, è la versione piuttosto unanime dei leader politici che si sono presentati oggi a palazzo Chigi per incontrare Monti. Angelino Alfano ha ricordato le difficoltà che avrebbe il suo partito a votare un innalzamento delle aliquote Irpef per i redditi a 55mila euro, il leader dell’Udc Pier Ferdinando Casini ha dedicato l’attenzione all’importanza di proteggere il meccanismo delle detrazioni fiscali. Nella serata di sabato è arrivata infine la delegazione del Pd che ha concluso l’incontro quasi a mezzanotte.

(AP Photo/Yves Logghe)