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  • Domenica 20 novembre 2011

Le misure di austerità in Polonia

L'economia va molto bene, ma il primo ministro Tusk, appena rieletto, ha detto che aumenterà le tasse e alzerà l'età pensionabile

Nonostante gli ottimi risultati economici negli ultimi anni, il primo ministro polacco Donald Tusk ha annunciato che userà il suo secondo mandato per introdurre misure di austerità molto decise per mantenere stabili i conti pubblici durante la crisi dell’euro.

Tra i paesi dell’Unione Europea, la Polonia è stata colpita molto poco dalla crisi economica in corso: nel 2010 ha avuto la crescita del PIL più alta di tutta l’UE, vicina al 4%. Il paese è il sesto più popoloso dell’Unione, con 38 milioni di abitanti, e l’europeismo ha un sostegno popolare molto convinto, complici anche i circa 10 miliardi l’anno di fondi europei che arrivano nel paese ogni anno. Uno studio recente della Commissione Europea prevede che la Polonia avrà una crescita del prodotto interno lordo del 2,5% nel 2012 e del 2,8% nel 2013. Nel periodo 2008-2011, complessivamente, il PIL polacco è aumentato del 15,4%, mentre la media complessiva dell’Unione Europea nello stesso periodo è in negativo, dello -0,4%.

La Polonia è governata da Donald Tusk, che è stato rieletto per un secondo mandato meno di un mese fa. Tusk era stato eletto per la prima volta nel novembre 2007, quando sconfisse il premier uscente Jarosław Kaczynski. Nel 2001 è stato tra i fondatori di Platforma Obywatelska (“Piattaforma Civica”), attualmente il maggior partito politico nel parlamento polacco: un partito di centrodestra, liberista nelle politiche economiche e favorevole all’Unione Europea. Fino alla fine dell’anno, Tusk è anche presidente del Consiglio dei ministri europeo, presidenza che il governo vede come una grande opportunità per aumentare il proprio peso e la propria autorevolezza in Europa.

Le riforme in Polonia
Donald Tusk si è impegnato a mantenere il deficit pubblico annuale inferiore al limite stabilito dall’UE, che è del 3% del PIL, e che diminuirà il debito pubblico nazionale al 52%, dal 53,8% attuale. Il primo ministro ha anche detto che intende tagliare molte agevolazioni fiscali, alzare l’età pensionabile e aumentare le tasse su materiali grezzi come rame, argento e gas naturale.

La lista delle misure che Tusk intende prendere è molto lunga, ed è stata esposta nel suo discorso inaugurale di venerdì, prima di ottenere la fiducia del parlamento (qui il testo in inglese). L’età pensionabile è attualmente fissata a 60 anni per le donne e 65 per gli uomini, e nei piani del governo dovrebbe passare a 67 anni entro il 2040 e il 2020 rispettivamente. Tusk ha anche annunciato diminuzioni dei privilegi nelle pensioni per militari, poliziotti, giudici e sacerdoti. Entro il 2013 verranno annullate le attuali esenzioni fiscali totali per gli agricoltori. Ci saranno tagli anche nella pubblica amministrazione, con l’eccezione delle spese per le forze armate e la polizia.

foto: THIERRY CHARLIER/AFP/Getty Images