Mario Monti ha ricevuto l’incarico

E lo ha accettato con riserva: ha tenuto il suo primo breve discorso, e poi ha parlato Napolitano: «È giunto il momento del massimo senso di responsabilità»

Foto Roberto Monaldo / LaPresse
13-11-2011 Roma
Politica
Quirinale – Crisi governo – Consultazioni
Nella foto Mario Monti
cPhoto Roberto Monaldo / LaPresse
13-11-2011 Rome
Quirinale palace – Govenment crisis – Consultations
In the photo Mario Monti

Foto Roberto Monaldo / LaPresse
13-11-2011 Roma
Politica
Quirinale – Crisi governo – Consultazioni
Nella foto Mario Monti

cPhoto Roberto Monaldo / LaPresse
13-11-2011 Rome
Quirinale palace – Govenment crisis – Consultations
In the photo Mario Monti

Punto della situazione: che cosa è successo oggi, che cosa succede adesso
Oggi, poco dopo le 18, il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha concluso le consultazioni con i rappresentanti di tutte le forze politiche rappresentate in Parlamento. Il PD e il PdL hanno detto che sosterranno un governo tecnico (ovvero privo di membri di partito), ma mentre Bersani ha elencato parecchie riforme che dovrebbero essere fatte dal nuovo governo, Alfano ha detto che il programma dovrebbe esaurirsi nella realizzazione delle misure economiche promesse dall’Italia all’Unione Europea. Il Terzo Polo di Fini, Casini e Rutelli ha dato il sostegno più forte a Monti, di cui hanno parlato favorevolmente anche quasi tutti i partiti e gruppi minori. L’Italia dei Valori chiede elezioni al più presto e non ha chiarito la sua posizione sulla fiducia a un eventuale governo Monti. La Lega Nord ha detto chiaramente che non lo appoggerà.

Circa un’ora dopo la fine delle consultazioni, Mario Monti è salito al Quirinale e ha iniziato un colloquio con Napolitano, durato circa 40 minuti. In contemporanea all’inizio del colloquio, le televisioni hanno trasmesso un videomessaggio del presidente uscente del Consiglio, Silvio Berlusconi: con pochi passaggi rilevanti, a parte la promessa che da domani “raddoppierà” il suo impegno politico.

Alle 19.46 è arrivato l’annuncio ufficiale dell’incarico a Monti di formare un nuovo governo, accettato “con riserva”, secondo la formula usata in questi casi. Monti deve infatti sentire le forze politiche in una serie di colloqui (che condurrà con “urgenza”, ma anche con “scrupolo”) e poi tornare dal Presidente della Repubblica per dire se è possibile trovare una maggioranza parlamentare che lo sostenga (e, nel caso, presentare una lista dei ministri) oppure no. Monti ha fatto un breve discorso, seguito da alcune dichiarazioni di Napolitano, che si è detto fiducioso e ha escluso che si torni a votare in primavera. I tempi del giro di consultazioni di Monti, ovviamente, non si sanno, anche se tutte le personalità politiche sono d’accordo nel prevederli brevi.

— — —

20.16 – Secondo Sky, Monti sta già parlando con il presidente della Camera Gianfranco Fini.

20.08 – Dopo il discorso, Giorgio Napolitano ha perso un po’ la pazienza con i giornalisti che gli chiedevano informazioni sui tempi di formazione del governo: “Se qualcuno si inventa prima che si fa il governo in due ore, poi certo che i tempi risultano allungati: non si è mai detto che bastasse un giorno, 24 ore o tre ore.” Oggi si era parlato più volte della possibilità che Monti presentasse la lista dei ministri prima di domani, ma nelle ultime ore si era cominciato a parlare di un probabile rinvio a domani.

20.07 – “Il tentativo che oggi propongo è difficile, lo so, dopo anni di contrapposizioni e di scontri, e di molti inascoltati appelli alla moderazione, a una maggiore coesione su scelte e obiettivi di fondo. Ma, rispettando le posizioni di tutti e le decisioni che in definitiva spetteranno al Parlamento, confido che si voglia largamente incoraggiare il professor Mario Monti, personalità indipendente, rimasta sempre estranea alla mischia politica e al tempo stesso dotata di competenze ed esperienze che ne fanno una figura altamente conosciuta e rispetta in ambito internazionale. È giunto il momento della prova, del massimo senso di responsabilità. Non è tempo di rivalse faziose né di sterili recriminazioni. Operiamo tutti nei prossimi mesi per il bene comune, facendo uscire il paese dalla fase più acuta della crisi finanziaria: questo è ciò che l’italia si augura.”

20.06 – “Non si tratta ora di operare nessun ribaltamento del risultato delle elezioni, né di venir meno all’impegno di rinnovare la nostra democrazia dell’alternanza con le elezioni. Si tratta soltanto, a tre anni e mezzo dall’inizio della legislatura, di dar vita a un governo che possa unire forze politiche diverse in uno sforzo straordinario che l’attuale situazione di emergenza esige.”

20.05 – “Da qui ad aprile andranno in scadenza 200 miliardi di buoni del Tesoro da collocare sul mercato. Per evitare una tornata elettorale in un momento così delicato, ho dato incarico a Monti di formare un nuovo governo aperto al sostegno sia delle forze che hanno vinto le elezioni del 2008, sia di quelle che hanno perso. Lo schieramento vincente ha visto crescere rotture e tensioni al suo interno, e ridursi la sua maggioranza. Ho seguito con scrupolosa imparzialità questo travaglio.”

20.02 – “Bisogna sforzarsi di formare un governo che possa ottenere il più vasto sostegno in parlamento su scelte urgenti per crescita economica ed equità sociale, per il paese nella sua unità. L’urgenza deriva dalla gravità della crisi finanziaria dinanzi a cui si trovano l’Italia e l’Europa.”

20.01 – Ora parla Napolitano.

19.59 – Dopo la fine del suo breve comunicato, Mario Monti ha aggiunto qualche altra frase, rispondendo alle domande dei cronisti: “Le voci che sono circolate attinenti ai tempi e ai nomi sono pura fantasia”, e subito dopo: “I tempi saranno i più brevi possibili, compatibili col desiderio di fare un lavoro buono e solido”.

19.59 – “Le consultazioni che svolgerò saranno condotte con il senso dell’urgenza, ma con scrupolo, e quando sarò in grado di sciogliere la riserva ritornerò dal Presidente della Repubblica.”

19.58 – “Mi accingo a questo compito con profondo rispetto nei confronti del Parlamento e delle forze politiche. Opererò per valorizzarne l’impegno comune per uscire presto da questa situazione di emergenza, che l’Italia può superare.”

19.57 – “I nostri sforzi saranno indirizzati a risanare la situazione finanziaria, riprendere il cammino della crescita, stando attenti all’equità sociale: lo dobbiamo ai nostri figli, dobbiamo dare loro un futuro concreto di dignità e speranza.”

19.56 – “Intendo adempiere a questo compito con grande senso di responsabilità e di servizio verso il nostro paese. In un momento di particolare difficoltà per l’Italia, il paese deve vincere la sfida del riscatto, deve tornare a essere elemento di forza, non di debolezza, dell’Unione Europea che abbiamo fondato.”

19.50 – Sta parlando Mario Monti, dal piccolo palco allestito fuori dalla studio del Presidente della Repubblica, al Quirinale, dove tutti i leader politici hanno fatto le conferenze stampa di oggi e dove il segretario generale della presidenza della Repubblica ha annunciato il suo incarico.

19.46 – Donato Marra, segretario generale della presidenza della Repubblica, ha annunciato che Mario Monti ha accettato con riserva l’incarico di formare il nuovo governo datogli dal presidente della Repubblica. “Con riserva”, come abbiamo spiegato poco fa, è la formula usata normalmente in questi casi, prima che l’incaricato faccia le proprie consultazioni con le forze politiche. A breve faranno brevi dichiarazioni Monti e il presidente della Repubblica, per “motivare la sua scelta”.

19.38 – Il videomessaggio di Silvio Berlusconi.

19.17 – Il videomessaggio di Berlusconi è finito, con le parole “Viva l’Italia, viva la libertà”.

19.16 – “A chi ha festeggiato quella che ha definito la mia uscita di scena dico che da domani raddoppierò il mio impegno”, ha detto Berlusconi.

19.14 – “Oggi non esiste un’alternativa politica al nostro governo”, ha detto Berlusconi, e ha proseguito dicendo che la crisi è dell’intera area della moneta unica e non è stata causata dal debito pubblico italiano. Berlusconi ha criticato la politica monetaria della Banca Centrale Europea, dicendo che l’euro non è stato sostenuto in modo sufficiente. Berlusconi ha anche rivendicato i successi della sua azione di governo e ha ringraziato gli italiani per il sostegno che gli ha permesso di governare.

19.11 – “Possiamo contare tuttora sulla maggioranza assoluta in Parlamento”, ha detto Berlusconi. La decisione di rassegnare le dimissioni, ha aggiunto, è stato un gesto generoso e di responsabilità. Berlusconi ha citato anche il suo primo, celebre videomessaggio, quello della “discesa in campo” del 1994.

19.10 – È iniziato il videomessaggio di Silvio Berlusconi da Palazzo Chigi.

19.07 – Monti è arrivato al Quirinale, dove riceverà l’incarico (“solo orale”, come precisa il sito del Governo) di formare un nuovo governo. Ne darà annuncio ufficiale, al termine del colloquio con Napolitano, un comunicato letto da Donato Marra, il segretario generale della presidenza della Repubblica che meno di 24 ore fa (alle 21.41 di ieri) ha annunciato le dimissioni di Berlusconi.

18.58 – Monti ha lasciato in auto Palazzo Giustiniani, sede del Senato, per andare al Quirinale. I due palazzi sono lontani circa un chilometro.

18.56 – In questi momenti concitati, un pensiero di solidarietà va ai due corazzieri dei Carabinieri che sono di fianco alla porta dello studio di Napolitano, immobili, da ore. E la diretta di Sky non perdona: stanno proprio fermi.

18.48 – Le agenzie di stampa, riportate da Sky, hanno appena annunciato che Mario Monti salirà al Quirinale alle 19.

18.38 – Sky Tg24 annuncia che Berlusconi a Palazzo Chigi (dove è andato pochi minuti fa) sta registrando un videomessaggio che, secondo il cronista, “sarà trasmesso ai telegiornali della sera”.

18.36 – Matteo Salvini, intervistato da La7, dice che Lega è unita e compatta nell’opposizione a un governo Monti.

18.33 – La crisi non fa vittime politiche solo da noi: I 5 premier fatti fuori dalla crisi.

18.27 – Silvio Berlusconi è uscito pochi minuti fa da Palazzo Grazioli, la sua residenza di Roma, salutando molto sorridente la piccola folla di sostenitori, che lo ha accolto con cori come “Ma quale Monti, ma quale Amato, ogni governo deve essere votato”.

Punto della situazione. Le consultazioni del presidente della Repubblica sono finite. Il PD e il PdL hanno detto che sosterranno un governo tecnico (ovvero privo di membri di partito), ma mentre Bersani ha elencato parecchie riforme che dovrebbero essere fatte dal nuovo governo, Alfano ha detto che il programma dovrebbe esaurirsi nella realizzazione delle misure economiche promesse dall’Italia all’Unione Europea.
Il Terzo Polo di Fini, Casini e Rutelli ha dato il sostegno più forte a Monti, di cui hanno parlato favorevolmente anche quasi tutti i partiti e gruppi minori. L’Italia dei Valori chiede elezioni al più presto e non ha chiarito la sua posizione sulla fiducia a un eventuale governo Monti. La Lega Nord ha detto chiaramente che non lo appoggerà.

Che cosa succede dopo le consultazioni
Quello che succede ora non è stabilito da nessuna norma precisa, ma solo dalla consuetudine. Il presidente della Repubblica dovrebbe dare l’incarico (a Mario Monti, come si dice dal momento della sua nomina a senatore a vita) in forma esclusivamente orale, al termine di un colloquio con la personalità prescelta. “Del conferimento dell’incarico da’ notizia, con un comunicato alla stampa, alla radio e alla televisione, il Segretario Generale della Presidenza della Repubblica”, come dice il sito del Governo Italiano.

La personalità prescelta accetta con riserva e avvia un breve giro di consultazioni con le rappresentanze delle forze politiche. Poi torna dal presidente della Repubblica e “scioglie la riserva”, ovvero dice se è in grado o no di formare un nuovo governo. Se dice sì, il presidente della Repubblica emana tre decreti: la nomina del nuovo presidente del Consiglio, la nomina dei ministri e l’accettazione delle dimissioni del presidente del Consiglio uscente.

18.11 – Alfano: “Abbiamo fatto presente che un governo aperto alla partecipazione delle principali forze politiche non si concilia con gli attacchi personali della piazza contro il presidente Berlusconi. Fatte queste premesse, abbiamo dato la nostra disponibilità e il nostro consenso al conferimento dell’incarico al professor Monti.” Alfano ha aggiunto che il programma del nuovo governo dovrà essere basato sulla lettera dell’Italia all’Unione Europea. La durata del governo è subordinata all’attuazione del programma, e la sua composizione dovrà essere tecnica, dato che il PdL non intende partecipare con suoi esponenti in incarichi di governo.

18.09 – La delegazione del PdL è uscita dallo studio di Napolitano. Ora parla Alfano per la conferenza stampa.

17.56 – Secondo quanto riportano le agenzie di stampa, nella lettera di Tremonti alla Commissione europea (che risponde alla richiesta di chiarimenti inviata il 4 novembre) sarebbe contenuta la previsione di reintrodurre l’ICI sulla prima casa.

17.43 – Ma Monti, che cosa pensa? Che opinioni ha? La velocità con cui è stato messo al centro della crisi di governo, quattro giorni fa, non ha dato molto tempo per farsene davvero un’idea.
A luglio del 2011 aveva criticato la manovra di Tremonti, definendola troppo timida e poco concreta. In un editoriale del 2 gennaio 2011 sul Corriere della Sera, invece, scriveva che l’Italia ha resistenze di lunga data a riforme di stampo liberista, causate dall’eredità marxista e dalle promesse eccessivamente ottimiste di Berlusconi. Lodava anche “le due importanti riforme dovute a Mariastella Gelmini e a Sergio Marchionne. Grazie alla loro determinazione, verrà un po’ ridotto l’handicap dell’Italia nel formare studenti, nel fare ricerca, nel fabbricare automobili.”

17.31 – Il Partito Democratico, secondo quanto ha detto Bersani, sostiene un governo “forte”, che faccia numerose e importanti riforme, tra cui quella elettorale. Alfano aveva escluso esplicitamente, poco tempo fa, la possibilità che una riforma della legge elettorale possa essere nel programma del nuovo governo.

17.23 – La delegazione del PdL, formata da Alfano (segretario nazionale del PdL), Gasparri e Cicchitto (capigruppo al Senato e alla Camera), sta parlando con Napolitano.

17.17 – Bersani ha detto che il suo partito sosterrà un governo di emergenza, “totalmente nuovo, a forte e autorevole caratura tecnica”. Ha detto che il nuovo governo dovrà fare urgenti riforme, tra cui ha citato la riforma del sistema elettorale, la riduzione del numero dei parlamentari e la riforma dei regolamenti di Camera e Senato.

17.16 – Il colloquio con la delegazione del Partito Democratico è finito. Bersani, Finocchiaro e Franceschini stanno tenendo la conferenza stampa.

17.10 – Roberto Rao, deputato UdC molto vicino a Casini, scrive su Twitter di “voci” secondo cui Berlusconi invierà stasera un videomessaggio al paese.

17.05 – Momento amarcord/2: oggi Marco Travaglio ha scritto un editoriale del Fatto Quotidiano interamente formato da un collage di “memorabili” dichiarazioni passate di Silvio Berlusconi. Titolo: “È stato bello”.

16.58 – Momento amarcord: Stefano Fassina, segretario economico del PD, ricorda su Sky Tg24 di quando Monti era rettore della Bocconi e lui studente. Pare che Monti si dimostrò molto comprensivo quando Fassina e altri studenti gli chiesero di salvare un corso di laurea. Finito l’intervento di Fassina, va in onda un servizio sul fatto che i negozi di Napoli hanno già pronte le statuine di Monti per il presepe.

16.53 – Circola in televisione, da questa mattina, il video di un intervento di Giuliano Amato dai toni piuttosto tetri: “Tutto sta agonizzando”, dice parlando della pubblica amministrazione. Amato, secondo fonti affidabili, sarà ministro degli Esteri nel prossimo governo.

16.38 – In attesa che quelli del PD escano dallo studio (il cosiddetto “studio alla vetrata”) del presidente della Repubblica al Quirinale, qui trovate una gallery delle consultazioni di questa mattina, con le foto man mano che arrivano.

16.29 – Sono ricominciate le consultazioni: Napolitano sta ricevendo la delegazione del gruppo parlamentare del Partito Democratico.

15.53 – Tanto per non dimenticarci del contesto, il Commissario europeo per gli affari economici e monetari, il finlandese Olli Rehn, aveva chiesto in una lettera a Tremonti del 4 novembre di dare “risposta scritta” a 39 domande sulle misure economiche del governo entro l’11 novembre, venerdì scorso. Sul sito del Ministero dell’Economia e delle Finanze è stata pubblicata ieri la lettera di risposta inviata da Tremonti alla scadenza, ma senza l’allegato con le risposte.

15.38 – Sky Tg24 dice che Berlusconi è a palazzo Grazioli e sta lavorando a “una lettera, un messaggio alla nazione”.

15.28 – Le dimissioni di Berlusconi sono finite sulle prime pagine di tutto il mondo: ne abbiamo raccolta qualcuna.

15.13 – Micaela Biancofiore, deputata del PdL, dice a Sky Tg24 che se il governo Berlusconi è finito male è tutta colpa di Fini. Dopo la lettera di Berlusconi a Storace, la linea del PdL su come interpretare la recente crisi di governo sembra ormai piuttosto chiara.

Punto della situazione. Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha iniziato questa mattina alle 9 la fase delle consultazioni, sentendo le delegazioni di tutti i partiti e i gruppi parlamentari esclusi PD e PdL. L’incarico per formare un nuovo governo sarà dato quasi certamente a Mario Monti, nominato senatore a vita meno di quattro giorni fa da Napolitano, probabilmente già questa sera.
Il Terzo Polo di Fini, Casini e Rutelli ha dato il sostegno più forte a Monti, di cui hanno parlato favorevolmente anche quasi tutti i partiti e gruppi minori. L’Italia dei Valori chiede elezioni al più presto e non ha chiarito la sua posizione sulla fiducia a un eventuale governo Monti. La Lega Nord ha detto chiaramente che non lo appoggerà.
Le consultazioni riprendono alle 16.30, quando è previsto il colloquio di Napolitano con la delegazione del PD. Chiuderà le consultazioni la delegazione del PdL, alle 17.15.

14.52 – Sempre Alfano: “Ok al conferimento dell’incarico, che non vuol dire fiducia al governo”. Prima bisognerà valutare il programma, la durata e la composizione prevista del governo, ha aggiunto. Nel programma, ha detto Alfano, non ci potrà essere la legge elettorale.

14.46 – Alfano ha detto che il suo partito è contrario alla presenza di ministri di provenienza politica nel nuovo governo, e ha aggiunto che Monti, da parte sua, non aveva escluso questa possibilità. Poco dopo ha ricordato che Gianni Letta non è mai stato iscritto a Forza Italia o al Popolo della Libertà (precisando che lo considera quindi un “tecnico”), e che lo vorrebbe nel nuovo governo, ma è lo stesso Letta a non volerne fare parte.

14.35 – Il segretario nazionale del Popolo della Libertà, Angelino Alfano, ha detto a Lucia Annunziata a “In mezz’ora” che la delegazione del PdL che andrà a parlare con Napolitano sarà composta da lui e dai due capigruppo a Camera e Senato, Cicchitto e Gasparri. La delegazione del PdL sarà l’ultima a parlare con Napolitano. L’incontro è previsto per le 17.15.

14.11 – I siti dei quotidiani e le televisioni danno per certo che Monti riceverà l’incarico di formare un nuovo governo già questa sera.

13.57 – L’attuale legislatura è la sedicesima della Repubblica Italiana. La Costituzione stabilisce che la legislatura duri cinque anni dalla prima seduta delle Camere dopo le elezioni, che si tenne in questo caso il 29 aprile 2008: la sua scadenza naturale è dunque il 29 aprile 2013.

13.44 – Silvio Berlusconi ha scritto una lettera al segretario nazionale della Destra, Francesco Storace.
Berlusconi ha scritto che il “peccato originale” è stata la scissione di Fini, che avrebbe costretto il suo governo a una politica “che non ci appartiene”, “dei piccoli ricatti e del trasformismo”. Berlusconi ha aggiunto che negli ultimi anni c’è stata “una crisi internazionale senza precedenti nella storia”, e che la sua fase politica ha portato a maggiore “modernità” nella politica italiana:

C’è chi lavora da tempo perchè il pendolo della politica italiana torni indietro, ai tempi in cui la volontà degli elettori era commissariata dalle oligarchie di partito abituate a gestire in proprio, al riparo da ogni responsabilità, la forza che i cittadini consegnavano loro al momento del voto. Siamo stati i protagonisti di una riforma di segno bipolare, fondata sul principio per cui il popolo sceglie non soltanto il Parlamento, ma anche le alleanze e il Capo del governo. L’impegno è che quanto è stato conquistato in questi anni nel segno della modernità non vada disperso.

13.37 – La conferenza stampa del Terzo Polo è stata brevissima: ha parlato il solo Casini, dicendo che il governo Monti deve durare “fino alla fine della legislatura”.

13.35 – Parla Casini, in conferenza stampa, dopo il colloquio con Napolitano. La delegazione del Terzo Polo è decisamente più numerosa delle altre: ben sette persone. Ne fanno parte D’Alia, Bocchino, Cesa, Casini, Della Vedova, Rutelli e Pisicchio.

13.26 – Sui mezzi di comunicazione intanto impazzano le liste delle cose che il governo Monti dovrà fare appena entrato in carica. La lista è infinita, e comprende invariabilmente riforma del mercato del lavoro, liberalizzazioni, privatizzazioni, altre finanziarie, patrimoniali. L’impressione per chi legge o ascolta è che negli ultimi dieci anni non abbia mai governato nessuno.

13.17 – Il video di Mario Monti che esce dall’hotel dove abita a Roma, questa mattina. Il suo unico commento, ai molti cronisti che lo aspettavano, è stato: “Visto che splendido sole oggi?”

13.13 – Dopo la consultazione con il Terzo Polo, il calendario delle consultazioni prevede una pausa prima dei colloqui con le ultime due delegazioni: quella del Partito Democratico, alle 16.30, e quella del Popolo della Libertà, alle 17.15.

13.10 – Dopo la Lega, è stata ricevuta da Napolitano la delegazione dei parlamentari del Terzo Polo a Camera e Senato: Futuro e Libertà per l’Italia di Fini, Unione di Centro di Casini e Alleanza per l’Italia di Rutelli.

12.58 – Marco Reguzzoni e Federico Bricolo, i due capigruppo della Lega Nord a Camera e Senato, hanno appena annunciato in una conferenza stampa al Quirinale che la Lega non sosterrà un governo tecnico guidato da Monti. Subito dopo ha parlato Umberto Bossi e ha confermato che il partito non parteciperà a “un’ammucchiata”, ma ha tenuto aperta la possibilità di sostenere il governo tecnico sui singoli provvedimenti.

12.45 – È in corso il colloquio di Napolitano con la delegazione della Lega.

12.40 – L’imprenditore Oscar Farinetti, fondatore della catena alimentare Eataly, ha comprato una pagina intera sulla Stampa e sull’edizione torinese della Repubblica per ringraziare il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano: nella pagina, sopra una grande bandiera italiana, si legge “Questo è il week end più importante per l’Italia degli ultimi 60 anni. Grazie Napolitano”.

12.21 – In questi giorni si parla molto di “governo tecnico” per il probabile esecutivo guidato da Mario Monti: ovvero di un governo formato dai cosiddetti “tecnici”, esperti che non provengono dalla politica (e che quindi non sono stati eletti dai cittadini). Finora, l’unico governo interamente formato da tecnici è stato il governo di Lamberto Dini, in carica dal 25 gennaio al 17 maggio 1996, dopo la caduta del primo governo Berlusconi.

12.04 – Dopo il colloquio con il presidente della Repubblica, Antonio Di Pietro ha detto di aspettare “il programma del nuovo governo” e ha aggiunto che questo dovrebbe avere una breve durata. Non ha chiarito definitivamente, insomma, la posizione del suo partito sulla fiducia a un governo Monti.

12.00 – La consultazione con il gruppo parlamentare dell’Italia dei Valori è finita: il prossimo gruppo importante, con tutto il rispetto, è la Lega Nord, che dovrebbe essere alle 12.30. Nel frattempo, gruppi minori di Camera e Senato, tra cui Popolo e Territorio (di cui fa parte anche il Movimento di Responsabilità Nazionale del celebre Scilipoti) e diverse componenti dei gruppi misti parlamentari. I gruppi misti raccolgono tutti i deputati che non aderiscono ai gruppi principali, e al loro interno è concesso riunirsi in “sotto-gruppi” distinti.
Alla Camera il Misto è formato da 8 componenti riconosciute, per un totale di 31 deputati, e da altri 12 deputati non iscritti a nessuna. Al Senato invece è formato da solo dieci senatori (tra cui quattro senatori a vita).

11.52 – E Mario Monti, intanto, che fa? Ha iniziato la giornata andando a messa con la moglie, nella chiesa di Sant’Ivo alla Sapienza di fianco al palazzo del Senato (palazzo Giustiniani), prevedibilmente assediato dai giornalisti. Poi è tornato nel suo (nuovissimo) ufficio al Senato.

11.49 – Il partito che si è mostrato più contrario al governo Monti, finora, è sicuramente la Lega: Roberto Maroni, ministro dell’Interno uscente e coordinatore del partito, ha ripetuto l’opposizione della Lega in una intervista a Sky Tg24.

11.35 – Comincia il colloquio con la delegazione dell’Italia dei Valori. Di Pietro aveva detto inizialmente che non avrebbe votato la fiducia a un eventuale governo Monti, ma ieri sembrava aver cambiato idea oggi è dato dai giornali come un suo sostenitore.

11.21 – Carlo Azeglio Ciampi e Oscar Luigi Scalfaro, gli ex presidenti della Repubblica ancora in vita, non sono stati ricevuti per primi da Giorgio Napolitano nella giornata delle consultazioni (contrariamente a quanto succede di solito), probabilmente per motivi di salute (Ciampi ha 91 anni e Scalfaro 93). Le consultazioni non sono un passaggio previsto dalla Costituzione ma solamente stabilito dalla consuetudine, e per questo anche l’ordine delle persone sentite dal Presidente della Repubblica può variare.

11.16 – Le consultazioni si stanno tenendo nello studio del Presidente della Repubblica al palazzo del Quirinale, detto “studio alla vetrata”, una stanza con ricchi arredi settecenteschi dove si tengono gli incontri ufficiali con i capi di stato esteri e, tradizionalmente, anche le consultazioni per la formazione dei nuovi governi.

10.45 – Ora è il turno di Fareitalia per la Costituente Popolare, un gruppo di deputati (quattro, tra cui Adolfo Urso e l’ex ministro Andrea Ronchi) e senatori (due) fuoriusciti da Futuro e Libertà e riavvicinatisi al PdL.

10.42 – Napolitano sta ricevendo la delegazione del Movimento per le Autonomie (MpA).

10.19 – La prima vignetta di Makkox con protagonista Mario Monti.

10.09 – Il calendario con gli orari delle consultazioni, in un comunicato dell’Ufficio stampa della presidenza della Repubblica.

10.06 – Si è concluso anche l’incontro con Gianfranco Fini, presidente della Camera. Ora è il turno delle minoranze linguistiche: Union Valdôtaine e Sudtiroler Volkspartei.

9.57 – Dopo il presidente del Senato Schifani, è stato ricevuto da Napolitano il presidente della Camera Gianfranco Fini.

9.40 – Ieri sera, nella faticosa attesa delle dimissioni di B., si è ingannato il tempo discutendo con grande partecipazione di una questione di dubbia rilevanza: Di Pietro ha fatto o no il gesto dell’ombrello o ha solo invitato energicamente il governo ad andare a casa? Sulla questione si sono espressi Ferruccio De Bortoli e lo stesso Di Pietro. Chi è interessato può farsi un’idea sui festeggiamenti del leader dell’Italia dei Valori.

— — —

Alle 9 di questa mattina sono iniziate le consultazioni del presidente della Repubblica per la formazione del nuovo governo. Il primo a salire al Quirinale è stato il presidente del Senato, Renato Schifani, seconda carica dello Stato. Gli ultimi saranno i membri della delegazione del PdL, poco dopo le 17. A quel punto, salvo sorprese dell’ultimo minuto, Giorgio Napolitano dovrebbe conferire l’incarico di formare un nuovo governo al senatore Mario Monti, che accetterà con riserva e svolgerà le sue consultazioni, probabilmente molto rapide, prima di giurare nelle mani del Capo dello Stato. Il Post seguirà i fatti dell’intera giornata con un liveblogging.

foto: Mauro Scrobogna /LaPresse