Punto della situazione: che cosa è successo oggi, che cosa succede adesso
Oggi, poco dopo le 18, il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha concluso le consultazioni con i rappresentanti di tutte le forze politiche rappresentate in Parlamento. Il PD e il PdL hanno detto che sosterranno un governo tecnico (ovvero privo di membri di partito), ma mentre Bersani ha elencato parecchie riforme che dovrebbero essere fatte dal nuovo governo, Alfano ha detto che il programma dovrebbe esaurirsi nella realizzazione delle misure economiche promesse dall’Italia all’Unione Europea. Il Terzo Polo di Fini, Casini e Rutelli ha dato il sostegno più forte a Monti, di cui hanno parlato favorevolmente anche quasi tutti i partiti e gruppi minori. L’Italia dei Valori chiede elezioni al più presto e non ha chiarito la sua posizione sulla fiducia a un eventuale governo Monti. La Lega Nord ha detto chiaramente che non lo appoggerà.
Circa un’ora dopo la fine delle consultazioni, Mario Monti è salito al Quirinale e ha iniziato un colloquio con Napolitano, durato circa 40 minuti. In contemporanea all’inizio del colloquio, le televisioni hanno trasmesso un videomessaggio del presidente uscente del Consiglio, Silvio Berlusconi: con pochi passaggi rilevanti, a parte la promessa che da domani “raddoppierà” il suo impegno politico.
Alle 19.46 è arrivato l’annuncio ufficiale dell’incarico a Monti di formare un nuovo governo, accettato “con riserva”, secondo la formula usata in questi casi. Monti deve infatti sentire le forze politiche in una serie di colloqui (che condurrà con “urgenza”, ma anche con “scrupolo”) e poi tornare dal Presidente della Repubblica per dire se è possibile trovare una maggioranza parlamentare che lo sostenga (e, nel caso, presentare una lista dei ministri) oppure no. Monti ha fatto un breve discorso, seguito da alcune dichiarazioni di Napolitano, che si è detto fiducioso e ha escluso che si torni a votare in primavera. I tempi del giro di consultazioni di Monti, ovviamente, non si sanno, anche se tutte le personalità politiche sono d’accordo nel prevederli brevi.
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20.16 – Secondo Sky, Monti sta già parlando con il presidente della Camera Gianfranco Fini.
20.08 – Dopo il discorso, Giorgio Napolitano ha perso un po’ la pazienza con i giornalisti che gli chiedevano informazioni sui tempi di formazione del governo: “Se qualcuno si inventa prima che si fa il governo in due ore, poi certo che i tempi risultano allungati: non si è mai detto che bastasse un giorno, 24 ore o tre ore.” Oggi si era parlato più volte della possibilità che Monti presentasse la lista dei ministri prima di domani, ma nelle ultime ore si era cominciato a parlare di un probabile rinvio a domani.
20.07 – “Il tentativo che oggi propongo è difficile, lo so, dopo anni di contrapposizioni e di scontri, e di molti inascoltati appelli alla moderazione, a una maggiore coesione su scelte e obiettivi di fondo. Ma, rispettando le posizioni di tutti e le decisioni che in definitiva spetteranno al Parlamento, confido che si voglia largamente incoraggiare il professor Mario Monti, personalità indipendente, rimasta sempre estranea alla mischia politica e al tempo stesso dotata di competenze ed esperienze che ne fanno una figura altamente conosciuta e rispetta in ambito internazionale. È giunto il momento della prova, del massimo senso di responsabilità. Non è tempo di rivalse faziose né di sterili recriminazioni. Operiamo tutti nei prossimi mesi per il bene comune, facendo uscire il paese dalla fase più acuta della crisi finanziaria: questo è ciò che l’italia si augura.”
20.06 – “Non si tratta ora di operare nessun ribaltamento del risultato delle elezioni, né di venir meno all’impegno di rinnovare la nostra democrazia dell’alternanza con le elezioni. Si tratta soltanto, a tre anni e mezzo dall’inizio della legislatura, di dar vita a un governo che possa unire forze politiche diverse in uno sforzo straordinario che l’attuale situazione di emergenza esige.”
20.05 – “Da qui ad aprile andranno in scadenza 200 miliardi di buoni del Tesoro da collocare sul mercato. Per evitare una tornata elettorale in un momento così delicato, ho dato incarico a Monti di formare un nuovo governo aperto al sostegno sia delle forze che hanno vinto le elezioni del 2008, sia di quelle che hanno perso. Lo schieramento vincente ha visto crescere rotture e tensioni al suo interno, e ridursi la sua maggioranza. Ho seguito con scrupolosa imparzialità questo travaglio.”
20.02 – “Bisogna sforzarsi di formare un governo che possa ottenere il più vasto sostegno in parlamento su scelte urgenti per crescita economica ed equità sociale, per il paese nella sua unità. L’urgenza deriva dalla gravità della crisi finanziaria dinanzi a cui si trovano l’Italia e l’Europa.”
20.01 – Ora parla Napolitano.
19.59 – Dopo la fine del suo breve comunicato, Mario Monti ha aggiunto qualche altra frase, rispondendo alle domande dei cronisti: “Le voci che sono circolate attinenti ai tempi e ai nomi sono pura fantasia”, e subito dopo: “I tempi saranno i più brevi possibili, compatibili col desiderio di fare un lavoro buono e solido”.
19.59 – “Le consultazioni che svolgerò saranno condotte con il senso dell’urgenza, ma con scrupolo, e quando sarò in grado di sciogliere la riserva ritornerò dal Presidente della Repubblica.”
19.58 – “Mi accingo a questo compito con profondo rispetto nei confronti del Parlamento e delle forze politiche. Opererò per valorizzarne l’impegno comune per uscire presto da questa situazione di emergenza, che l’Italia può superare.”
19.57 – “I nostri sforzi saranno indirizzati a risanare la situazione finanziaria, riprendere il cammino della crescita, stando attenti all’equità sociale: lo dobbiamo ai nostri figli, dobbiamo dare loro un futuro concreto di dignità e speranza.”
19.56 – “Intendo adempiere a questo compito con grande senso di responsabilità e di servizio verso il nostro paese. In un momento di particolare difficoltà per l’Italia, il paese deve vincere la sfida del riscatto, deve tornare a essere elemento di forza, non di debolezza, dell’Unione Europea che abbiamo fondato.”
19.50 – Sta parlando Mario Monti, dal piccolo palco allestito fuori dalla studio del Presidente della Repubblica, al Quirinale, dove tutti i leader politici hanno fatto le conferenze stampa di oggi e dove il segretario generale della presidenza della Repubblica ha annunciato il suo incarico.