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  • Mercoledì 2 novembre 2011

La Lega Araba si muove per la Siria

Oggi verrà presentato un piano che chiede di fermare le violenze e indire elezioni democratiche: intanto Assad ha fatto minare il confine col Libano

Aggiornamento, 17.50 – La Lega Araba ha rilasciato un comunicato in cui dichiara che il governo siriano ha accettato il piano proposto dall’organizzazione internazionale per mettere fine alle violenze nel paese.

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La Lega Araba annuncerà oggi, nel corso di una riunione dei 22 paesi che la compongono al Cairo, un piano per fermare le violenze in Siria. Il piano dovrebbe contenere la richiesta di ritirare i mezzi militari dalle strade e di tenere elezioni democratiche. Ieri sera la televisione di Stato ha annunciato che il governo siriano ha già acconsentito all’accordo, ma un diplomatico della Lega Araba, secondo Associated Press, ha detto che all’organizzazione internazionale non è ancora arrivata nessuna risposta. L’accordo includerebbe anche la richiesta di liberare tutti i prigionieri politici e di scrivere una nuova costituzione.

Intanto, in Siria, continua la durissima repressione del regime di Assad: soltanto nello scorso fine settimana sarebbero morte trenta persone. Come riporta Associated Press, soldati siriani hanno posato mine in alcuni settori del confine tra la Siria e il Libano (lungo complessivamente 360 km), nel sudovest del paese. Un funzionario siriano ha detto che i nuovi campi minati hanno l’obbiettivo di fermare l’ingresso di armi nel paese durante la rivolta, che sta diventando più violenta nelle ultime settimane a causa della diserzione di alcune unità dell’esercito siriano.

La decisione di posare nuove mine nella zona montuosa tra i due paesi rischia di avere conseguenze pesanti per i profughi siriani che sfuggono alla repressione (alcune migliaia dall’inizio della rivolta contro Assad) e per i molti siriani che hanno legami di lavoro o familiari con il Libano. Il Libano è stato in larga parte occupato dalla Siria tra il 1976 e il 2005, che continua a essere molto influente nella sua politica interna attraverso i legami con Hezbollah, il gruppo militante sciita sostenuto anche dall’Iran. Domenica, dice Associated Press, le mine hanno fatto la prima vittima: un uomo siriano ha avuto un piede amputato dopo aver camminato su una mina poco fuori dal villaggio libanese di confine di Irsal. Il confine settentrionale siriano con la Turchia, lungo quasi 900 chilometri, è minato in molti punti fin dagli anni Cinquanta.

foto: MAHMUD HAMS/AFP/Getty Images