Libyan rebels battle loyalists in the Abu Salim neighbourhood of Tripoli on August 25, 2011. Hardened rebel fighters streamed into Tripoli seeking to deliver a knockout punch to Moamer Kadhafi's diehards and to flush out the elusive strongman, who has a $1.7 million price on his head. AFP PHOTO/MEHDI LEBOUACHERA (Photo credit should read MEHDI LEBOUACHERA/AFP/Getty Images)

In Libia il nuovo fronte è Sirte

I ribelli si preparano ad attaccare la città natale di Gheddafi, una delle ultime in mano al regime

L’aeronautica britannica ha bombardato un grosso bunker a Sirte, città natale di Gheddafi nonché una delle poche zone della Libia ancora saldamente in mano ai soldati del regime. I Tornado britannici sono decollati da Norfolk e hanno colpito Sirte questa notte, ha detto il ministero della Difesa del Regno Unito. Per quanto in questi giorni in molti abbiano ipotizzato che Gheddafi si trovi proprio a Sirte, il ministro della Difesa britannico Fox ha detto che gli attacchi di stanotte non hanno a che fare con il dittatore libico: «Non è questione di trovare Gheddafi, è questione di impedire al regime di continuare a usare violenza sulle persone».

Il bunker ospitava una struttura di comando e controllo. Soltanto stanotte la NATO ha attaccato 29 obiettivi militari diversi a Sirte. Nel frattempo vari gruppi di ribelli libici si stanno dirigendo verso Sirte con automobili, pick-up e carri armati. Per il momento si stanno raggruppando a Bin Jawad per organizzarsi. Paul Wood, giornalista della BBC al loro seguito, dice che il loro umore è ondivago. Il cammino verso Sirte potrebbe durare altri tre o quattro giorni.

A Tripoli, intanto, si combatte ancora: il quartiere di Abu Salim è ancora pieno di soldati fedeli a Gheddafi ed è luogo di intensi combattimenti, mentre questa mattina sono arrivate notizie di spari e bombardamenti dei soldati lealisti nella zona dell’aeroporto. I ribelli pattugliano diverse zone della città alla ricerca di cecchini e stanno facendo diversi prigionieri, ha detto la Reuters. Nelle zone della città storicamente favorevoli al regime si vedono anche molte persone e famiglie cercare di allontanarsi in macchina. I residenti sono stati invitati dai ribelli a rimanere a casa, per proteggere la loro incolumità. La città è ancora tutt’altro che sicura, senza contare che in molti quartieri la fornitura di corrente elettrica è intermittente o manca del tutto. Da oggi anche la fornitura di acqua è bloccata in diverse zone della città.

foto: MEHDI LEBOUACHERA/AFP/Getty Images

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