Il film di Gipi a Venezia

Gipi racconta "L'ultimo terrestre", che da oggi esce dalle voci e le attese dei fans ed entra nelle cronache del cinema

Oggi Repubblica offre l’apertura della sezione Spettacoli a un’intervista con Gipi, disegnatore di fumetti ammirato nel mondo e noto ai lettori del Post, che presenterà al festival di Venezia il suo primo film, L’ultimo terrestre.

Attenti a Gipi. Subito dopo l’annuncio ufficiale dei film in concorso alla Mostra di Venezia è partito il tam tam sotterraneo. La sorpresa della rassegna, che s’apre il 31 agosto, è affidata a uno dei tre italiani, L’ultimo terrestre di Gian Alfonso Pacinotti, debutto cinematografico di uno dei più interessanti fumettisti italiani. Prodotto da Fandango (in sala dal 9 settembre), il film racconta l’arrivo di una civiltà extraterrestre sulla terra.
Nato a Pisa, classe 1963, Gipi, Gianni nella vita reale, ha deciso di firmarsi da regista con il nome di battesimo «in omaggio a mio padre, che a cinque anni m’ha regalato una centralina di montaggio, con la taglierina e lo scotch. Aveva un negozio di macchine fotografiche. Portava a casa una Super8, me la faceva usare per una settimana, poi la rivendeva come nuova. Girare filmini è stata la mia prima passione».
Poi però ha fatto il disegnatore.
«Da provinciale quale ero non avevo idea di quale fosse la strada per il cinema. Ho deciso di farlo da solo sul tavolino di casa, con carta e penna. Il disegno è diventato il mio lavoro».
E perché il cinema, ora?
«Domenico Procacci mi ha chiesto di scrivere un film. Non s’aspettava che arrivassi con il libro di un altro».

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Intanto nei giorni scorsi Gipi aveva messo online sul suo blog il primo trailer del film.

Il blog di Gipi sul Post

(foto di Chico de Luigi)