Le nuove proposte per la manovra

Sono previsti il rafforzamento delle misure antideficit, le liberalizzazioni e nuovi interventi per le privatizzazioni

Paolo Boroni spiega oggi sulla Stampa le ultime novità che dovrebbero essere inserite nella manovra finanziaria del governo. Tra i provvedimenti c’è anche la liberalizzazione delle professioni, punto sul quale il Partito Democratico aveva insistito negli ultimi giorni, e una serie di punti sulle privatizzazioni.

C’è il rafforzamento delle misure antideficit, con l’introduzione per decreto della clausola di salvaguardia da 17 miliardi prevista dalla delega fiscale, c’è una nuova norma per allungare l’età della pensione di un mese già nel 2012, e rispunta la liberalizzazione delle professioni (su richiesta del Pd), Poi c’è un colpo a sorpresa, un intervento sulle privatizzazioni «per dare un ulteriore segnale», che Tremonti sta mettendo a punto. In tutto, governo, maggioranza ed opposizioni, oggi in commissione Bilancio al Senato presenteranno qualche decina di emendamenti alla manovra triennale 2012-2014. Cambieranno innanzitutto il prelievo sul deposito titoli, le misure per rallentare l’indicizzazione delle pensioni al costo della vita ed il patto di stabilità sui comuni.

Uno dei problemi più grossi della manovra era il pareggio dei conti nel 2014. Spiega il presidente della Commissione bilancio Mario Baldassarri (Fli): «Non ci si può presentare ai mercati, dopo aver detto che il deficit sarebbe di 46 miliardi di euro, con una manovra di 25 miliardi tutta concentrata sul 2013-2014, assicurando che altri 17 arriveranno dalla delega sulla riforma fiscale, che ancora non c’è».

Detto fatto, ieri si è deciso di introdurre per decreto la clausola di salvaguardia, un vero e proprio meccanismo tagliola. Dalla riforma dell’assistenza dovranno arrivare 2,5 miliardi di risparmi nel 2015 ed altri 12,2 nel 2014: nel caso la delega sulla riforma fiscale non venisse approvata scatterebbe un taglio del 15% su tutte le varie forme di agevolazione fiscale: 476 voci che vanno dai bonus per i figli a carico alle detrazioni per la ristrutturazione della casa, dalle tasse a forfait per le imprese start-up alla tassa sostitutiva sugli straordinari e che in totale valgono oltre 160 miliardi. Rispetto alla formulazione iniziale, però, la clausola di salvaguardia non farebbe scattare tagli lineari uguali su tutte le voci, ma consentirebbe una selezione più ragionata degli interventi.

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