Ancora problemi per Aruba

I server dell'azienda di hosting sono di nuovo giù, e con loro un bel po' di siti italiani

Nuovi guai per il servizio di hosting italiano Aruba, dopo l’incendio dello scorso 29 aprile che aveva mandato offline migliaia di siti Internet.

Si moltiplicano i post in rete degli utenti di Aruba.it – che lo scorso 29 aprile andò in tilt per un incendio – che si lamentano per un nuovo crash della piattaforma durato un paio d’ore e non ancora completamente risolto. Aruba è considerato uno dei più principali Internet Service Provider italiani che offre servizi di registrazione domini, hosting, server dedicati e conta tra i suoi clienti anche Mondadori e Vodafone.

Non sono ancora chiari i motivi di questo crollo, l’azienda non ha ancora dato nessuna comunicazione ufficiale, ma nel frattempo su Twitter e Facebook – tra i tanti messaggi la minaccia della migrazione verso Amazon- si sono scatenate le proteste e lo sconcerto di tanti utenti e proprietari dei siti web ospitati sulla piattaforma. Non mancano poi le battute di spirito dettate dall’esasperazione: «Avete scoperto cosa è successo questa volta ad #aruba? terremoto, alluvione, tromba d’aria, tsunami?», «Aruba anticipa l’Agcom rendendo inaccessibili milioni di siti italiani» oppure «Oggi pomeriggio il PIL italiano guadagnerà un +2% grazie ad #Aruba» e «Senza #Aruba e senza #Berlusconi: ma di cosa parlereste tutti i giorni! Pentitevi!!».

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