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  • Venerdì 1 luglio 2011

Giorni complicati in Guatemala

La moglie del presidente Colom si era separata dal marito per potersi candidare alle elezioni ma un tribunale ha respinto la sua richiesta

La first lady del Guatemala – o ex first lady? questo è l’inizio del problema – si era separata dal marito e attuale presidente del paese Alvaro Colom per potersi candidare alle prossime elezioni presidenziali. Oggi la sua candidatura è stata respinta dal tribunale elettorale del Venezuela per tentativo di frode.

Sandra Torres aveva annunciato di volersi candidare lo scorso marzo e subito dopo aveva deciso, di comune accordo con il marito, di chiedere la separazione legale per aggirare la legge che in Guatemala vieta ai parenti di primo grado del presidente di potersi candidare per sostituirlo. La decisione era stata molto contestata dai partiti dell’opposizione e ora il tribunale ha respinto la sua candidatura. Il suo partito, Unità Nazionale della Speranza, ha già annunciato che ricorrerà in appello.

L’instabilità non giova al clima generale del Guatemala, dove da tempo la politica è oggetto di corruzioni, intimidazioni e violenze. Il 18 giugno un candidato a sindaco è sfuggito a un attentato. La settimana scorsa due candidati a sindaco sono stati uccisi, un altro ha sospeso la sua campagna elettorale a seguito di minacce di morte. A maggio è stato ucciso un funzionario del partito Unità Nazionale della Speranza. Lo scorso gennaio il figlio di un candidato a sindaco.

Il Guatemala è il paese dell’America Centrale in assoluto più colpito dai traffici dei narcos, con un rapporto di 46 omicidi ogni centomila abitanti. Oltre il 90 per cento di questi crimini resta impunito. Nel parco nazionale Laguna del Tigre, nel nord del Guatemala, c’è un cimitero di oltre trenta velivoli leggeri che sono stati usati per trasportare cocaina: il business della droga è così remunerativo che spesso gli aerei vengono usati una sola volta e poi abbandonati. Il governo affronta a muso duro i narcos. L’anno scorso il presidente del Guatemala ha dichiarato lo stato d’emergenza e mandato l’esercito nella regione dell’Alta Verapaz, in mano ai trafficanti. Ieri a San Marcos una parata militare in occasione dei 140 anni dalla fondazione dell’esercito ha visto i militari esibirsi e mostrare i denti.