Da quando c’è Apple in parlamento (Foto)

Da alcuni mesi, iPad e iPhone sono divenuti protagonisti delle distrazioni in aula dei parlamentari

Foto Mauro Scrobogna /LaPresse
06-04-2011 Roma
Politica
Camera, esame della legge comunitaria 2010
Nella foto: Angelino Alfano, Mariastella Gelmini
Photo Mauro Scrobogna /LaPresse
06-04-2011 Roma
Politics
Chamber of Deputies - European Union 
In the picture: Angelino Alfano, Mariastella Gelmini
Foto Mauro Scrobogna /LaPresse 06-04-2011 Roma Politica Camera, esame della legge comunitaria 2010 Nella foto: Angelino Alfano, Mariastella Gelmini Photo Mauro Scrobogna /LaPresse 06-04-2011 Roma Politics Chamber of Deputies - European Union In the picture: Angelino Alfano, Mariastella Gelmini

Dell’iPad si sono dette molte cose ed espresse opinioni di molti generi: una delle considerazioni più precoci era stata quella che avesse trovato un mercato nuovo in persone che per generazione o attitudine non avevano prima una grande assiduità o familiarità con le nuove tecnologie, e che fosse diventato anche uno status symbol, uscendo così dalla categoria di prodotti per geek o impallinati dei gadget tecnologici. Questo grazie alla sua immediatezza d’uso, al suo diventare presto di moda, alla gran mole di applicazioni accessibili e familiari, dai giochi ai giornali da sfogliare.

Un campo in cui questo effetto ha avuto una sua precisa declinazione è stato quello dei politici italiani, spesso irrisi per la loro anacronistica sprovvedutezza con la modernità e la rete, e che sono però corsi a mettersi in pari con l’iPad, probabilmente per le ragioni di cui sopra (si era parlato anche di acquisti di massa per i parlamentari da parte dei gruppi). Il risultato accessorio è stato che questi mesi ci hanno abituato a veder nei prodotti Apple – iPad e iPhone – dei nuovi frequenti protagonisti delle immagini parlamentari di questi mesi. Ma non solo delle immagini, e qualcosa è forse cambiato nel passare del tempo annoiato del parlamentare in aula. Soprattutto di quelli della maggioranza.