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  • Venerdì 1 aprile 2011

Nuove voci su civili uccisi in Libia

Un medico ha detto alla BBC che sette persone sono state uccise dall'esplosione di un convoglio militare

Libyan rebels take position near the eastern town of Brega on March 31, 2011 as street battles raged between them and forces loyal to Moamer Kadhafi who suffered a major blow with the defection of his foreign minister. AFP PHOTO/MAHMUD HAMS (Photo credit should read MAHMUD HAMS/AFP/Getty Images)
Libyan rebels take position near the eastern town of Brega on March 31, 2011 as street battles raged between them and forces loyal to Moamer Kadhafi who suffered a major blow with the defection of his foreign minister. AFP PHOTO/MAHMUD HAMS (Photo credit should read MAHMUD HAMS/AFP/Getty Images)

La BBC riporta che sette persone sono state uccise durante un bombardamento della coalizione internazionale nella zona orientale della Libia, a Zawia el Argobe, a 15 chilometri da Brega. Gli attacchi hanno colpito un convoglio militare del regime pieno di munizioni, la cui esplosione ha distrutto due case poco distanti. La denuncia raccolta dalla BBC viene da un medico libico, Suleiman Refardi, secondo cui le vittime avevano dai 12 ai 20 anni. La NATO ha detto che sta investigando su quanto accaduto.

Anche in questo caso, come già era stato per il bambino ucciso pochi giorni fa da una scheggia, i familiari non avrebbero mostrato rabbia nei confronti della coalizione internazionale. Lo dice lo stesso Suleiman Refardi, che aggiunge: «Se quei carri armati fossero arrivati ad Ajdabiya, sarebbe stato un massacro: le persone sanno che succederanno cose come questa, anche perché sanno che Gheddafi li sta utilizzando come scudi umani».

foto: MAHMUD HAMS/AFP/Getty Images