L’integro Romano

Le cose che il nuovo ministro diceva sul suo blog a proposito di Berlusconi e dei mercanteggiamenti di poltrone

Foto Mauro Scrobogna /LaPresse24-03-2011 RomaPoliticaCamera - informativa urgente del Governo su guerra in LibiaNella foto: Francesco Saverio Romano Ministro agricolturaPhoto Mauro Scrobogna /LaPresse24-03-2011 RomaPoliticsChamber of Deputies - government report on war in LibyaIn the picture: Francesco Saverio Romano minister for agricolture
Foto Mauro Scrobogna /LaPresse24-03-2011 RomaPoliticaCamera - informativa urgente del Governo su guerra in LibiaNella foto: Francesco Saverio Romano Ministro agricolturaPhoto Mauro Scrobogna /LaPresse24-03-2011 RomaPoliticsChamber of Deputies - government report on war in LibyaIn the picture: Francesco Saverio Romano minister for agricolture

Repubblica ha fatto un’escursione nel sito del nuovo ministro dell’Agricoltura Saverio Romano, e scrive di aver trovato alcune apparenti incoerenze.

Un ingresso nel governo? “Fantasticherie, non so se piangere o ridere”. Berlusconi? “Un generale ‘lìder maximo’. Non sono interessato alle sue offerte”. Così scriveva Saverio Romano, neo-ministro per le Politiche agricole, sul suo sito ufficiale, dal quale lanciava attacchi non solo contro il suo rivale locale, quel Raffaele Lombardo che accusava a più riprese di essere un trasformista, ma anche contro il governo e il presidente del consiglio, Silvio Berlusconi.
Pagine virtuali che raccontano prima l’impegno con l’Udc (fino a settembre dello scorso anno), poi il divorzio da Pierferdinando Casini (a seguito della nascita del quarto governo siciliano Lombardo) e, infine, la nascita dei Popolari di Italia Domani e l’appoggio a Berlusconi. Eppure, sul suo blog, l’avvocato 46enne non faceva altro che ripetere di essere contro ogni forma di trasformismo, e si scagliava contro quanti intendevano la politica come “un’occupazione di poltrone”.
Basta leggere l’indignazione con la quale riferisce di una proposta che, a suo dire, gli avrebbe fatto Casini. E’ il 29 settembre, e il politico siciliano scrive: “Casini mi ha offerto di fare il ministro in un governo Pd-Udc in cambio di un sostegno dell’Udc Sicilia alla sua linea politica che prevede una deriva a sinistra e un accordo con D’Alema e Bersani. Credo che questa proposta di Casini possa tranquillamente configurarsi come un caso di scuola di tentata compravendita politica”. Una proposta che Romano non potrebbe mai accettare, perché, sostiene, nella sua attività politica è guidato dalle “doti di onestà, generosità e lealtà che ha appreso dal padre”, consapevole che “nessun prezzo può bastare per comprare la libertà di ognuno di noi”. In quello stesso post (datato 11 settembre 2010) l’allora segretario dell’Udc Sicilia scriveva: “Desidero essere ricordato come uno che non ha mai cambiato bandiera”.
Quando, a seguito delle sue dimissioni da segretario dell’Udc, qualcuno inizia a profetizzare un ingresso nella compagine governativa, Romano reagisce stizzito: “Leggo già da diversi giorni di un mio inserimento in una lista di futuri sottosegretari del governo, ma è evidente che si tratta di fantasticherie. E’ chiaro che il premier ha tutto l’interesse a cavalcare l’onda del dissenso che ho espresso all’interno dell’Udc, ma la mia è una posizione politica dettata dalla voglia di dare un contributo alla crescita del nostro Paese. Non so quindi se piangere o ridere davanti a ciò che hanno scritto i giornali in questi giorni” (24 settembre). Il titolo del post è ancora più netto: “Non sono interessato alle offerte di Berlusconi”.

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(Photo Mauro Scrobogna /LaPresse)