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  • Mercoledì 9 marzo 2011

Le partite di ieri in Champions League

Alla Roma serviva la partita perfetta, ha creato un totale disastro

Arsenal's Goalkeeper Manuel Almunia (R) fails to stop Barcelona's Argentinian forward Lionel Messi (L) who went to score during the second leg of their Champions League Round 16 match at the Nou Camp football stadium on March 8, 2011. AFP PHOTO/Carl de Souza (Photo credit should read CARL DE SOUZA/AFP/Getty Images)
Arsenal's Goalkeeper Manuel Almunia (R) fails to stop Barcelona's Argentinian forward Lionel Messi (L) who went to score during the second leg of their Champions League Round 16 match at the Nou Camp football stadium on March 8, 2011. AFP PHOTO/Carl de Souza (Photo credit should read CARL DE SOUZA/AFP/Getty Images)

Ottavi di finale di Champions League, primo giro delle partite di ritorno. Barcellona e Roma cercavano due rimonte dopo le sconfitte nelle gare di andata, e come prevedibile hanno ottenuto due risultati molto diversi. Stasera Tottenham-Milan e Schalke 04-Valencia.

Shakhtar Donetsk – Roma 3-0
All’andata era finita 3-2 per gli ucraini, quindi la Roma doveva vincere con due gol di scarto. La squadra di Montella comincia bene ma dura diciotto minuti. Poi, nell’ordine: prende il gol dell’uno a zero su un pasticcio della difesa, e di tacco; sbaglia un rigore con Borriello; perde Mexes per doppia ammonizione e resta in dieci; rischia di perdere anche De Rossi, che dà una sciagurata gomitata a Srna. Secondo tempo, passa un quarto d’ora e lo Shakhtar fa il secondo gol. Nel frattempo comincia una specie di caccia all’uomo ai danni di Srna, sia Borriello che Riise rischiano l’espulsione. Alla fine prende pure il terzo gol e torna a casa con le pive nel sacco. Un disastro. Domenica c’è il derby.

Barcellona – Arsenal 3-1
All’andata era finita due a uno per l’Arsenal: l’impresa sarebbe stata tenere il risultato. Il Barcellona passa in vantaggio nel primo tempo grazie a un gol meraviglioso: assist col contagiri di Iniesta per Messi che stoppa la palla, salta Almunia con un pallonetto rapidissimo e morbidissimo (guardatelo, sul serio) e poi mette dentro di sinistro al volo. All’inizio del secondo tempo, però, l’Arsenal trova il pari con un autogol di Busquets su calcio d’angolo. La partita è aperta e divertente ma a quel punto si mette in mezzo l’arbitro, che espelle Van Persie reo di aver tirato in porta nonostante il guardalinee avesse fischiato un fuorigioco. L’Arsenal resta in dieci ma è un lontano parente dell’Inter di Mourinho che l’anno scorso in dieci uomini eresse un muro al Camp Nou. Il Barcellona spinge, spinge, spinge e a un certo punto sfonda: al 69′ con Xavi e due minuti dopo con Messi. Tutto secondo copione.

foto: CARL DE SOUZA/AFP/Getty Images