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  • Lunedì 14 febbraio 2011

Ronaldo in dieci video

Un ripassone, nel giorno del suo ritiro

Inter Milan's Brazilian striker Ronaldo celebrates after scoring during the Italian first division match Inter vs Lazio, at the Milan San Siro stadium Sunday, October 5, 1997. (AP Photo/Luca Bruno)
Inter Milan's Brazilian striker Ronaldo celebrates after scoring during the Italian first division match Inter vs Lazio, at the Milan San Siro stadium Sunday, October 5, 1997. (AP Photo/Luca Bruno)

Ronaldo Luís Nazário de Lima, cioè Ronaldo, il primo, quello arrivato prima di Ronaldinho, di Cristiano Ronaldo e compagnia bella, ha annunciato oggi con molta commozione il suo ritiro dall’attività agonistica di calciatore. Ha 34 anni, stava disputando questa stagione con la squadra brasiliana del Corinthians ma non stava andando benissimo, come d’altra parte accadeva dall’ultimo grave infortunio, nel 2008. La sua è stata una carriera spettacolare e triste: ha vinto relativamente poco, soprattutto a livello di club, specie se si tiene conto delle squadre fortissime in cui ha giocato. Ha avuto almeno tre gravissimi infortuni, più altri che hanno interrotto e spezzettato le sue annate, soprattutto negli ultimi anni, ma per almeno tre stagioni è stato un giocatore di un altro pianeta.

I mondiali del 1994
La prima immagine della carriera di Ronaldo quasi riguarda più l’Italia che lui. Nel Brasile che vince i mondiali del 1994 lui è un ragazzino che fa la panchina: anche senza mai vedere il campo, i rigori sbagliati da Baggio e Baresi gli danno il titolo di campione del mondo ad appena 18 anni.

Il gol al Compostela
Dal PSV Eindhoven al Barcellona il salto è bello grosso ma a Ronaldo basta una sola stagione per fare cose dell’altro mondo: 47 gol in 49 partite tra cui questo, bellissimo, al Compostela.

Il primo anno all’Inter
Nel 1998 Massimo Moratti fa una di quelle cose che accadono più spesso nei videogiochi che nella realtà: va a Barcellona, paga per intero la clausola per la rescissione del contratto di Ronaldo e lo porta a Milano. La prima annata è scoppiettante, lo scudetto non arriva per un accidente a cui arriveremo dopo ma la vittoria in coppa UEFA è marchiata da un suo gol con quel dribbling che è un po’ il suo marchio (e che gli costerà un ginocchio, qualche anno dopo).


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Lo scontro con Iuliano

Dieci secondi che sono entrati nella storia del calcio italiano: generarono, tra le altre cose, una montagna di polemiche e una canzone di Elio e le storie tese. Si gioca la partita decisiva per assegnare lo scudetto, Inter contro Juventus. Ronaldo entra in area e viene abbattuto da Iuliano. L’arbitro Ceccarini, guadagnando in quell’istante notorietà mondiale, non assegna il rigore, fa proseguire l’azione e poi dopo pochi secondi assegna sì un altro penalty, ma alla Juventus e generosissimo. Poi Pagliuca lo para, ma si scatena comunque un pandemonio.
https://www.youtube.com/watch?v=gHvEGs4i6s8
La notte di Parigi
Ai mondiali del 1998 Ronaldo è la stella assoluta, persino più dell’eroe di casa, Zinedine Zidane. Poco prima dell’inizio della finale, però, ha le convulsioni in albergo: se ne speculerà per anni e non si saprà mai tutto con esattezza, a parte che fu un malore piuttosto pesante. Ronaldo giocherà comunque la finale, ma sarà un fantasma: l’uomo che doveva marcare sui calci d’angolo, Zidane, segnerà due gol identici, consegnando il mondiale alla Francia.

L’infortunio al ginocchio
Ronaldo nel 1999 si ferma sei mesi per una lacerazione al tendine rotuleo del ginocchio sinistro. Ritorna a giocare nell’aprile del 2000, ma sei minuti dopo il suo ingresso in campo, sei minuti, tenta uno dei suoi dribbling – tipo quello in finale di coppa UEFA, vedi sopra – e il tendine rotuleo si rompe del tutto. I calciatori accanto a lui, compagni e avversari, si mettono le mani nei capelli.

Il 5 maggio
Poi torna, comunque, anche se non sarà più lo stesso di prima. Il 5 maggio del 2002 l’Inter è a un passo dallo scudetto ma rovina tutto con un’altra partita storica, la scellerata sconfitta contro la Lazio. Ronaldo finisce la partita in lacrime. Sarà la sua ultima gara con l’Inter.
https://www.youtube.com/watch?v=0OlcPKzWb8c

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Ma che capelli ha?

Quell’estate Ronaldo va in Giappone e Corea con la nazionale brasiliana, gioca bene, segna diversi gol e alla fine porta la sua squadra a vincere il titolo con due gol in finale. Quello che tutti ricorderanno però è il suo improponibile taglio di capelli.
https://www.youtube.com/watch?v=WCwb8k-QR4s
Le orecchie all’Inter
Ronaldo poi va al Real Madrid, vince un campionato spagnolo e una Coppa intercontinentale, segna un sacco di gol, poi finisce al Milan. Sarebbe già uno sgarbo sufficiente nei confronti degli interisti, ma lui esagera: quando gioca contro l’Inter, nel derby, fa gol e va a sfottere i suoi ex tifosi, coi quali sembrava essersi lasciato più che bene. Questi non glielo perdoneranno mai.
https://www.youtube.com/watch?v=KSQ5nhD0W1o
L’ultimo infortunio
Febbraio 2008, il Milan recupera una gara di campionato contro il Livorno, Ronaldo entra a gara iniziata, dopo pochi minuti salta per colpire la palla di testa e, come nel 2000, si rompe di netto il tendine rotuleo, stavolta del ginocchio sinistro. Sarà operato e tornerà a giocare anche stavolta, in Brasile. Ma la carriera vera di Ronaldo si chiude qui.

foto: AP Photo/Luca Bruno