«I fatti che ho raccontato sono veritieri»

Il Fatto ha intervistato la prostituta che ha detto a Belpietro di avere tra i suoi clienti il presidente della Camera

Lo scorso 27 dicembre Maurizio Belpietro aveva pubblicato su Libero quel surreale articolo che con un tono vago e allusivo dava conto di due minacce incombenti su Gianfranco Fini: un finto attentato, architettato allo scopo di far ricadere la colpa su Silvio Berlusconi, e le dichiarazioni di una prostituta, che avrebbe detto di essere nipote di un vecchio camerata e di avere avuto dei rapporti sessuali col presidente della Camera, in cambio dei quali “avrebbe ricevuto mille euro in contanti”.

L’articolo ha portato all’apertura di alcune inchieste giudiziarie e alla decisione di Fini di sporgere querela, ha fatto crescere la tensione all’interno del centrodestra e si è portato dietro una serie di teorie: chi sosteneva che Belpietro si fosse semplicemente inventato tutto, allo scopo di calunniare Fini; chi sosteneva che Belpietro si fosse inventato tutto, ma allo scopo di denunciare incoerenze nel trattamento di simili casi riguardanti Berlusconi; chi sosteneva che Belpietro dicesse il vero, almeno in parte. Ne sappiamo molto poco, finora. Sulla storia dell’attentato stanno indagando tre diverse procure: ne sapremo presto di più. La storia della prostituta invece ha fatto qualche passo in avanti, nel senso che adesso sappiamo che questa donna esiste, si chiama Lucia Rizzo e negli ultimi giorni è stata raggiunta da qualche testata. Ieri il Fatto ha pubblicato l’intervista che segue. Ovviamente le cose che dice sono illazioni prive di riscontri concreti, fino a questo momento.

Ecco chi è realmente donna Rachele. La escort di Reggio Emilia che nei giorni scorsi ha sostenuto di avere avuto incontri a pagamento con il presidente della Camera, Gianfranco Fini. Si chiama Lucia Rizzo, ha 34 anni ed è nipote di un gerarca fascista. Oggi lavora per l’agenzia Dive e Star di Milano. Dice di avere raccontato tutto “per una promessa non mantenuta” da Fini: una partecipazione al Grande fratello. Mentre le riviste di gossip le danno la caccia, Dagospia la dipinge come una “racconta bufale”, ilfattoquotidiano.it l’ha rintracciata per sentire la sua versione.

Preferisce essere chiamata Lucia o Rachele?
Mi chiami Rachele.

Rachele perché ha deciso di raccontare questa storia?
Per una questione morale. L’ho fatto per alcune promesse che non sono state mantenute. Nonostante il lavoro che faccio – un mestiere da molti considerato immorale – per me la parola data è sacra. Se una persona prende un impegno, poi deve onorarlo. Nel mio caso non è stato così. Ho pensato di avere subito un dispetto e per questo ho deciso di vuotare il sacco.

Quali sono le promesse non mantenute?
Un ingresso al Grande Fratello.

Quando le è stata fatta la promessa?
Negli incontri successivi al primo, avvenuti nel maggio e nel settembre scorso.

A settembre la rottura tra Fini e Berlusconi era già consolidata.
Di questioni politiche ne capisco veramente poco. Non voglio esprimermi. Io mi limito a raccontare solo le cose che mi riguardano.

Però risulta che in passato lei sia stata una “supporter” politica di Fini.
No. Mi sento molto vicina a lui per le idee che esprime. Sono di destra e ho votato Fini alle ultime elezioni.

Insomma, si interessa di politica o no?
Sì, un pochino. Ma come le ho spiegato prima, non seguo gli eventi politici. Vengo da una famiglia di destra: sono nipote di un gerarca fascista.

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