Tra il rilascio dei documenti delle ambasciate degli Stati Uniti e il mandato d’arresto spiccato da un procuratore svedese e dall’Interpol per le accuse di violenze sessuali, da qualche giorno il fondatore di Wikileaks Julian Assange è quotidianamente al centro delle notizie dei media. Oggi ha risposto alle domande dei lettori del sito del Guardian, che abbiamo tradotto man mano che sono state pubblicate. Il domanda e risposta è iniziato in ritardo per problemi tecnici del sito, causati dall’altissimo numero di contatti.
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Tu hai un passaporto australiano, vorresti tornare nel tuo paese oppure è impossibile, dato che potresti essere arrestato per il rilascio di documenti dei diplomatici australiani?
Sono un cittadino australiano e mi manca il mio paese. Ma durante le ultime settimane il premier australiano, Julia Gillard, e il procuratore generale, Robert McClelland, hanno detto chiaramente che non solo il mio ritorno non è possibile, ma che stanno anche lavorando attivamente con il governo degli Stati Uniti per aiutarli nei suoi attacchi contro me e i miei colleghi. Questo fa sorgere domande su cosa significhi essere cittadino australiano. Significa davvero qualcosa? O saremo trattati tutti come David Hicks alla prima occasione del governo australiano di essere invitato ai cocktail party all’ambasciata degli Stati Uniti?
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Il merito viene dato soprattutto a te, che richiami le attenzioni di tutti… non dovresti ringraziare la talpa o la fonte dei documenti?
Negli ultimi quattro anni abbiamo sempre voluto rendere merito alle fonti che si prendono i rischi maggiori e senza i cui sforzi i giornalisti non sarebbero nulla. Se in questo caso, come dice il Pentagono, dietro al nostro rilascio di documenti ci fosse Bradley Manning, allora si tratterebbe senza dubbio di un eroe senza eguali.
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Hai diffuso, o diffonderai, documenti (che si tratti di quelli degli ultimi giorni o di quelli relativi alla guerra in Iraq e Afghanistan) con i nomi degli informatori afghani o cose simili? Hai intenzione di censurare (scusa il termine) nomi che ritieni possano mettere alcune persone in pericolo? Comunque, penso che la storia ti perdonerà. Ben fatto!
Wikileaks ha una storia editoriale di quattro anni. Durante tutto questo periodo non ci sono mai state accuse credibili, neanche da organizzazioni come il Pentagono, che una singola persona sia stata danneggiata dalle nostre attività. Questa è la verità, nonostante molte manipolazioni e tentativi di spingere le persone verso conclusioni controfattuali. Non ci aspettiamo nessun cambiamento in proposito.
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Ti sono arrivati documenti che fanno riferimento a UFO o extraterrestri?
Molta gente strana ci scrive sugli UFO, o magari affermando di aver scoperto di essere l’anticristo mentre parlavano con la propria ex moglie a una festa sopra una serra di marijuana. Ma, finora, niente ha soddisfatto i nostri requisiti per la pubblicazione.
1) il mittente del documento non deve esserne l’autore
2) i documenti devono essere originali
Comunque, vale la pena dire che nei documenti del Cablegate non ancora pubblicati ci sono riferimenti agli UFO.
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Il Dipartimento di Stato si chiede se tu sia o meno un giornalista. Sei un giornalista? Dal momento che diffondi informazioni che qualcuno non vuole vengano rese pubbliche, ha davvero importanza se sei o meno un giornalista?
Sono stato co-autore del mio primo libro di non-fiction quando avevo 25 anni. Mi sono occupato di documentari, giornali, televisione e internet da allora. Comunque, non è necessario discutere se sono o meno un giornalista, o come le persone vengano misteriosamente accusate di smettere di essere dei giornalisti quando iniziano a lavorare con la nostra organizzazione. Nonostante continui a scrivere e fare ricerche, il mio ruolo è prevalentemente quello di editore e direttore che organizza e dirige gli altri giornalisti.
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Cos’è successo a tutti gli altri documenti che erano su Wikileaks prima di quest’ultima serie di pubblicazioni più importanti? Li rimetterete online prima o poi (difficoltà tecniche permettendo)?
Molti sono ancora disponibili a mirror.wikileaks.info, gli altri torneranno online appena troveremo il tempo di occuparci delle difficoltà tecniche. Dallo scorso aprile non siamo stati padroni delle nostre tempestiche, che sono state dettate dalle mosse degli Stati Uniti contro di noi. Ma ti posso assicurare di essere profondamente dispiaciuto che tre anni e mezzo del nostro lavoro non sia facilmente raggiungibili dai lettori.