Le trame argentine contro i Kirchner

Le rivelazioni sui Kirchner di due ex capi dello staff presidenziale

Tra i documenti diffusi da Wikileaks ce ne sono diversi che hanno a che fare con l’Argentina e i suoi retroscena politici degli ultimi tempi. L’altroieri si era parlato di quello in cui gli Stati Uniti chiedevano all’ambasciata informazioni sulla stabilità psicologica dei suoi leader, in particolare dei coniugi Kirchner. In un nuovo dispaccio datato novembre 2009 e diffuso ieri si legge degli incontri tra rappresentanti dell’ambasciata americana e due politici argentini: Alberto Fernandez e Sergio Massa. Entrambi erano stati a capo dello staff di Cristina Kirchner, presidente dell’Argentina e moglie dell’ex presidente dell’Argentina Nestor Kirchner, morto circa un mese fa. Ed entrambi tratteggiavano un profilo molto negativo della «coppia presidenziale», definendo Nestor Kirchner addirittura un «mostro» e uno «psicopatico».

Nestor Kirchner era stato presidente dell’Argentina tra il 2003 e il 2007 e il prossimo anno si sarebbe probabilmente candidato di nuovo alle elezioni presidenziali. Sua moglie, Cristina Fernandez de Kirchner, lo aveva sostituito alla guida del paese dal 2007.

Massa sostiene che i Kirchner non hanno nessuna possibilità di vincere di nuovo le elezioni nel 2011. Quando gli abbiamo chiesto di quantificare le loro possibilità ha risposto: «zero». Ha anche scartato l’ipotesi che i Kirchner possano cercare di estendere il loro potere sul modello di Chavez. Massa ha risposto che l’Argentina non è il Venezuela. La sua società resta troppo ben educata, troppo borghese e troppo moderata, e la sua economia è troppo più complessa di quella del Venezuela, basata esclusivamente sul petrolio. L’Argentina, ha detto, non consentirebbe mai ai Kirchner di consolidare il potere attraverso una gestione più autocratica.

Secondo Fernandez, Nestor Kirchner si ricandiderà alle elezioni presidenziali del 2011. Sostiene infatti che Nestor ha migliore reputazione e migliori competenze rispetto a quelle della moglie Cristina e dice che l’ipotesi di una ricandidatura di Cristina ha sempre provocato reazioni di allarme ed esasperazione. Ma crede che Nestor non sarà mai in grado di vincere e che al massimo riuscirà a prendere il venti percento dei voti.

I giudizi diventano ancora più pesanti quando si parla delle caratteristiche di Nestor Kirchner e del suo modo di fare politica.

Massa ha lanciato critiche feroci alla coppia, specialmente a Nestor. Lo ha definito «uno psicopatico», «un mostro» e «un codardo», il cui approccio da bullo alla politica maschera un profondo senso di insicurezza e inferiorità. La moglie di Massa (che era presente a uno di questi incontri, ndr) era in difficoltà vedendo come il marito si lasciasse andare a commenti così disinibiti, al punto che Massa le chiese di smetterla di guardarlo male. Massa contestava la tesi secondo la quale Nestor meriterebbe credito per le sue doti politiche e lo descriveva come una persona presuntuosa, che tendeva a sopravvalutare le sue capacità e quindi a commettere errori in continuazione. (Abbiamo sentito commenti simili anche da parte di Fernandez). Diceva che Nestor non si fidava di nessuno che non facesse parte delle sue ambizioni politiche. «Kirchner non è un genio perverso», disse «È soltanto un perverso».

Lo stesso trattamento viene riservato a Cristina Kirchner, dipinta come una marionetta succube del marito.

Massa descrive il suo incarico di capo dello staff presidenziale di Cristina Kirchner come un’esperienza traumatica, durante la quale ha avuto a che fare con un coniuge soffocante e un Presidente «sottomesso, isolato, che sarebbe molto meglio se non avesse Nestor accanto a sé». E racconta che una volta, appena prima di intervenire durante una trasmissione televisiva, ricevette una telefonata in cui Nestor gli chiedeva di non partecipare al programma perché la conduttrice Mirtha Legrand era «una rappresentante dell’opposizione». Massa gli rispose che non avrebbe rinunciato alla partecipazione a meno che non fosse stato il suo capo Cristina, che in quel momento era in viaggio, a ordinarglielo. Subito dopo ricevette altre tre telefonate di altri membri dello staff presidenziale che lo imploravano di non partecipare alla trasmissione. Massa non seguì i loro consigli.

Le altre dichiarazioni di Massa e Fernandez sono tutte concentrate sul dopo Kirchner, e sulle ipotesi intorno al nuovo possibile Presidente dell’Argentina.

Massa e Fernandez non sono d’accordo su chi sarà il prossimo presidente dell’Argentina. Fernandez pensa che il vincitore sarà l’attuale vicepresidente Julio Cobos, mentre Massa crede che a prevalere sarà il senatore Carlos Reutmann. Per quanto riguarda i suoi piani, Massa ha confermato che ha in programma di candidarsi come governatore di Buenos Aires nel 2011. Il che potrebbe metterlo in competizione con Francisco de Narvez, con l’attuale governatore della provincia Daniel Scioli e con Hugo Moyano. Massa dice che annuncerà la sua candidatura la terza settimana di gennaio 2011, quando la maggior parte degli argentini sono in vacanza e comprano più giornali. Anche Fernandez ha fatto alcuni commenti sulle elezioni di Buenos Aires, dicendo che il momento di Scioli ormai è finito. Definendo il governatore «un bravo ragazzo», ha fatto notare che Nestor lo ha usato alle ultime elezioni legislative e poi lo ha messo da parte. «Scioli è in trappola, e lo sa», ha detto Fernandez.

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