Sunday Post

Il meglio della settimana, appena avete finito di fare la valigie

A man reads a book next to his luggage in front of parked ferries at the port of Piraeus, near Athens, Greece, on Thursday, May 20, 2010. Greek workers held a general strike against the government's austerity measures Thursday, two weeks after the previous day of protests deteriorated into rioting in which three people died in a burning bank. Ferries stayed tied up at port, buses, the Athens metro and trains suspended services, and many banks were closed. Schools shut down while public hospitals were working with emergency staffing levels. (AP Photo/Petros Giannakouris)
A man reads a book next to his luggage in front of parked ferries at the port of Piraeus, near Athens, Greece, on Thursday, May 20, 2010. Greek workers held a general strike against the government's austerity measures Thursday, two weeks after the previous day of protests deteriorated into rioting in which three people died in a burning bank. Ferries stayed tied up at port, buses, the Athens metro and trains suspended services, and many banks were closed. Schools shut down while public hospitals were working with emergency staffing levels. (AP Photo/Petros Giannakouris)

Intanto sono passati tre mesi del Post e ormai la quantità di articoli che abbiamo seminato in rete ha superato abbondantemente il numero di duemila, e insomma anche a non volerlo leggere – ma perché poi? – finite per ritrovarvelo cercando su Google e linkato in giro. Per aiutarvi quindi in un’ulteriore selezione delle nostre selezioni da quello che succede e che si scrive nel mondo, ogni domenica mattina scegliamo il meglio della settimana del Post. Oggi poi, che avrete da fare, a parte le valigie?

Nessuno degli articoli più letti questa settimana è stato scritto dalla redazione del Post, e questo ci rallegra e rende fieri dei nostri collaboratori, e ci fa ben sperare sull’alleggerimento del carico su quella che è pure la “macchina” del Post. Sono i seguenti.

Disegni che non esistono, le riflessioni di Gipi sull’opera d’arte al tempo dell’iPad
I prefabbricati di Toscani, in cui Davide Guadagni ha dato elementi per pensare alla distanza tra le parole e i fatti
La guida di New York, con cui inauguriamo un lavoro di conoscenza condivisa sui posti del mondo e le loro attrattive (una guida di New York, insomma)

Poi vale la pena segnalare altri due pezzi graditi assai più della media questa settimana:

«Nessuno ti crederà mai», l’intervista a Bill Murray molto letta in sole 36 ore online
Consigli a Berlusconi, accolto dai commentatori poco laicamente ma molto letto in altrettanto breve tempo

Passando ai consueti “apprezzati dalla critica”, ovvero i giudizi della redazione del Post, i preferiti sono questi:

“Mia dolcissima Noretta”, che pure è stato molto letto e non c’è bisogno di spiegare perché
La rete non dimentica, in cui si racconta di una riflessione del New York Times sull’oblìo e la memoria di questi tempi
Lo scandalo Profumo non morirà mai, perché lo scandalo Profumo non morirà mai

Per finire, i post più apprezzati della settimana sui blog del Post:
Lo capisce anche un minorato, di Filippo Facci
Foursquare è una sciocchezza, di Massimo Mantellini
A proposito di Nichi, di Pippo Civati

E buona domenica: se serve altro, fate sapere.