10 cose su Microsoft

L'azienda va matta per la pizza, ha assoldato Brian Eno per Windows, ha il pallino dell'arte e dei nomi in codice e deve affrontare un'invasione di conigli

Non sono giorni facili per Apple. La società è oggetto di numerose critiche a causa dei problemi di ricezione del nuovo iPhone 4 e le rassicurazioni di Steve Jobs, impegnato in prima persona in una discussa conferenza stampa per respingere le critiche, non sembrano soddisfare pienamente gli utenti, almeno per il momento. Apple sta vivendo un “momento Microsoft”, un periodo in cattiva luce del tutto simile a quelli affrontati nel corso del tempo dall’azienda fondata da Bill Gates.

Microsoft ha vissuto sulla propria pelle il difficile periodo di Windows Vista, probabilmente il sistema operativo più odiato nella storia della società, e il flop clamoroso di alcuni prodotti come il riproduttore di file audio Zune e la serie di telefoni cellulari Kin. Mentre per molti Apple è sinonimo di creatività, Microsoft viene spesso associata all’idea della grigia produttività da ufficio. La società ha cercato di ravvivare la propria immagine negli ultimi tempi, puntando su nuovi prodotti per l’intrattenimento e rendendo il suo Windows più colorato e funzionale.

L’operazione è in parte riuscita, ma al momento il patrimonio di curiosità sulla società non è stato utilizzato per rendere più amichevole il colosso dell’informatica. Eppure ce ne sono eccome, come dimostra la piccola raccolta di “facts” messa insieme dal sito di informazione Mashable.

Nel nome del software
Bill Gates scrisse per la prima volta la parola “Microsoft” nel 1975 in una lettera inviata a Paul Allen, uno dei cofondatori della società. La prima dicitura dell’azienda era “Micro-soft” e suggeriva le parole “microcomputer” e “software”. La registrazione del marchio avvenne nel novembre del 1976, mentre l’attuale logotipo risale al 1987. Prima di allora il marchio aveva la “o” centrale stilizzata ed era stata battezzata “bibblet” come il nome di un panino distribuito nella caffetteria della società.

Brian Eno per Windows
Il “Microsoft Sound”, la musichetta di avvio di Windows ’95 fu realizzata dal celebre compositore Brian Eno. Il brano dura sei secondi circa ed Eno dice di averlo realizzato immaginando di «creare un piccolo gioiello». Il compositore non ha solo creato la musica di Windows ’95, ma anche quella del videogioco Spore.

Pizza di default
Nel campus della società le bibite sono gratuite, così ogni anno vengono distribuite circa 23 milioni di bibite. I beveraggi più gettonati sono il latte e il succo di arancia. Nel campus ci sono in tutto 35 caffetterie che si occupano di sfamare 37mila persone ogni giorno. Il piatto più gettonato è la pizza.

Nome in codice
Per i propri prodotti la società utilizza sempre nomi in codice, che in genere vengono abbandonati per parole più abbordabili al momento del lancio dei nuovi programmi, dispositivi o sistemi operativi. Inizialmente Bill Gates aveva l’intenzione di lanciare Windows con il nome “Interface Manager”, ma un impiegato lo convinse a scegliere le più amichevoli finestre. Il nome in codice “Mojave” fu utilizzato per dimostrare quanto fossero grandi i pregiudizi su Windows Vista: agli utenti veniva proposto un sistema operativo chiamato Mojave che in realtà era Vista. La maggior parte dei test dimostrò che semplicemente cambiando il nome, gli utenti mutavano il loro giudizio negativo nei confronti del sistema operativo.

L’impiegato medio
L’impiegato tipo di Microsoft, si chiamano Softie, ha 38 anni, è maschio e ha uno stipendio che si aggira intorno ai 100mila dollari all’anno. Per la società lavorano complessivamente 88.180 persone, 50mila di queste solo negli Stati Uniti dove la percentuale di uomini è del 76%.

M&Microsoft
I Softie festeggiano solitamente l’anniversario della loro assunzione acquistando dolciumi, e in modo particolare M&M’s. Per ogni anno dal momento dell’assunzione ci vanno mezzo chilo di caramelle al cioccolato da condividere con gli altri colleghi.

Frazionamento
Microsoft ha fatto ricorso per nove volte al frazionamento azionario da quando ha debuttato in borsa nel marzo del 1986. Il frazionamento delle azioni (stock split) viene effettuato quando un’impresa vuole sostituire le proprie azioni con altre con un valore inferiore, senza dover aumentare il capitale. In pratica ogni azionista si ritrova con un maggior numero di azioni, che naturalmente valgono meno rispetto alle precedenti azioni. Un’azione Microsoft dei vecchi tempi varrebbe oggi quanto 288 attuali azioni. Una singola azione di allora varrebbe ora 6mila dollari, a fronte dei 23 circa delle attuali azioni.

Acquista l’arte
Microsoft ha il pallino per l’arte e nel corso degli anni ha acquistato circa 5.000 opere, specialmente d’arte contemporanea. Quadri, sculture, fotografie, ceramiche, video installazioni e creazioni multimediali acquisite dalla società sono di artisti famosi ed emergenti. Le opere sono esposte nei 150 campus Microsoft in giro per il mondo e servono per abbellire i locali e stimolare la creatività degli impiegati. Almeno così dicono.

Dica il candidato
Perché i tombini sono rotondi? È una delle domande proposte in genere a chi affronta un colloquio per entrare in Microsoft. I quesiti sono precisi e circostanziati e raramente comprendono richieste generiche del tipo “dove ti vedi tra tre anni?”. Ai potenziali impiegati viene per esempio richiesto di immaginare una macchina per il caffè per astronauti. L’obiettivo è scoprire la creatività dei candidati, oltre alle loro capacità.

Brevettami questo
Microsoft detiene circa 10mila brevetti e ogni anno invia almeno 3mila richieste per brevettare qualche nuova tecnologia. Molti dei brevetti sono legati al software, ma non mancano quelli per i videogiochi e per altri dispositivi come Surface, il tavolo che diventa un enorme schermo sensibile al tocco delle dita. Agli impiegati che rendono possibile la registrazione di un nuovo brevetto viene affidato un bonus di 1.500 dollari, una targa, un cubetto nero sul quale viene scritto il loro nome e il titolo e la data del nuovo brevetto.

Coniglietti
L’area di Redmond dove sorge la sede di Microsoft per un lungo periodo è stata infestata da un’orda di conigli. Gli animali erano probabilmente rimasti sul campo dopo i festeggiamenti di una Pasqua e hanno iniziato a riprodursi a ritmi sostenuti, invadendo i prati della società e di altre aziende vicine. Del problema se ne parlava già nel 1998 e Microsoft corse ai ripari sterilizzando i conigli. Nella zona si formò anche la Redmond Rabbit Coalition per affrontare il problema con soluzioni meno drastiche. Molti conigli sono ancora là, sui prati.