Decodificare il PD
Il Partito Democratico "è il primo Partito politico a utilizzare i QR Code"
Il Partito Democratico ha annunciato che ricorrerà a un massiccio uso dei codici QR sui suoi manifesti e sulla sua “comunicazione”. Il codice QR è un codice a matrice che permette – una volta riconosciuto da cellulari e smartphone – di avere accesso a una serie di contenuti multimediali collegati al prodotto su cui era posto il codice. Una specie di codice a barre ma che contiene molte più informazioni e molto più versatili: già usato da alcuni giornale e sistemi di informazione, ma su cui gli esperti dissentono rispetto alle prospettive. Per alcuni diverrà uno standard usato dappertutto, per altri sarà superato molto presto. Di fatto, benché esista e se ne parli da anni, non è finora decollato.
Camminando per strada quando vedrete i nostri manifesti da oggi ci sarà da un lato un quadrato nero fatto da punti linee e quadrati. Lo stesso per volantini e brochure che il PD distribuirà sulle nostre proposte. Non si tratta di un cambio di simbolo del PD né di un errore di stampa, ma del QR Code, l’erede del codice a barre e siamo il primo partito ad utilizzarlo. Tutta la comunicazione del Partito Democratico verrà da oggi integrata con i simboli QRCode.
Il testo e l’annuncio sono un po’ enfatici, ed è impossibile non riflettere sul concetto di “comunicazione” applicato al PD: concetto finora giudicato un po’ assente. Ma non è mai troppo tardi per riscoprirlo e modernizzarlo – magari chiamandolo più comprensibilmente “codice QR” – e l’idea è che imbattendosi in un manifesto del PD si possa utilizzare il codice QR “leggendolo” con un comune smartphone per approfondire online immediatamente il suo tema, scorrendo dati, guardando un video correlato. Bisognerà vedere quale investimento vero farà il PD su questo progetto e che risposte reali raccoglierà. Ma più che altro, l’annuncio stride proprio con l’utilizzo odierno dei manifesti propagandistici da parte del PD. Salvo alcune campagne nazionali, infatti, le sezioni locali del partito – regionali, provinciali, comunali, municipali – si fanno da sé i loro manifesti con messaggi assai semplificati o col frequente risultato di dare agli elettori messaggi contraddittori e confusi. L’ultimo di questi episodi è quello del PD delle Marche e del suo manifesto contro gli immigrati. Il codice QR non avrebbe aiutato a fare maggior chiarezza.