La storia dei puzzle
In questi giorni sono molto richiesti per passare il tempo in casa, come già era successo durante la crisi degli anni Trenta

In questi giorni sono molto richiesti per passare il tempo in casa, come già era successo durante la crisi degli anni Trenta

«Nella sua città natale, Thiès, Seydou Sarr, il capitano del film, ha avuto un’accoglienza da star. La proiezione era in uno spiazzo polveroso dove i suoi amici hanno portato decine di djembe, i tamburi a forma di calice ricoperti di pelle di capra originari di queste zone. L’attesa della proiezione si è trasformata in una grande festa di balli sfrenati. Decine di ragazze indossavano magliette azzurre con la foto di Sarr, fatte preparare dalla madre. A Kolda abbiamo dormito in un villaggio di tucul in mezzo a un bosco di manghi e di alberi di anacardo dove le scimmie sono più numerose degli umani. A Sédhiou in un palmeto dove gli uccelli si fanno sentire forte a ogni ora del giorno»

Compresi diversi film italiani, qualcuno di qualche decennio fa, e un po' di film – recenti e non – in cui non si parla in inglese

Una selezione più d'essai e meno da multisala, per chi è in cerca di qualcosa di diverso

Era Jean Harlow, anche lei molto bionda e molto brava: e anche lei morì giovane, ottant'anni fa oggi

Rivolgersi al pubblico in film e serie è uno stratagemma antico e talvolta molto efficace, ma forse sta diventando più difficile usarlo bene

36 anni dopo “Top Gun” è ancora lì a recitare senza stuntman e a promuovere instancabilmente il sequel: c'è chi ne parla come dell'ultima vera star di Hollywood



È bellissima.

Uno… …e due








