signor franco
L’inafferrabile Signor Franco
I magistrati sarebbero vicini a stabilire l'identità dell'uomo che avrebbe fatto da ponte tra lo Stato e la mafia

Altri articoli su questo argomento
Possiamo fidarci di Massimo Ciancimino?
Il figlio dell'ex sindaco di Palermo ieri ha tirato in ballo Gianni De Gennaro nella trattativa Stato-mafia

Altri festival

L’antimafia dei mentecatti

La storia di Spatuzza e dell’attentato a Borsellino
Piccola guida per capire gli sviluppi apparsi sui giornali di oggi e diffidarne

La cosiddetta “trattativa Stato-mafia”, spiegata
Cosa sappiamo e cosa no della teoria – giudiziaria, giornalistica, politica – che prova a interpretare e ricostruire la storia italiana degli ultimi vent'anni

Che cosa ha detto Pisanu
I passaggi cruciali della relazione di Beppe Pisanu, presidente della commissione antimafia

La storia del depistaggio su Via D’Amelio
Come la procura di Caltanissetta si ostinò per anni a proteggere un'accusa falsificata, facendo condannare persone estranee all'attentato a Paolo Borsellino

Comprare il debito italiano serve a qualcosa?
L'appello patriottico a comprare i BOT è inutile e perfino dannoso, spiega Franco Debenedetti sul Foglio

L’ultima volta che ho visto Enzo Baldoni
«Non ho mai amato la retorica dell’eroe. Non c’è dubbio, però, che in Iraq Enzo Baldoni si sia comportato da eroe, cercando di testimoniare quello che accadeva e portando aiuto, a rischio della vita. Si prese in carico il destino di un ragazzo amputato, che poi fu curato da Emergency, e guidò due missioni umanitarie per portare aiuti in una città assediata. Ma non c’è dubbio neppure che le istituzioni italiane abbiano scelto di dimenticarlo. Credo che Enzo Baldoni ne avrebbe riso perché aveva troppo senso dell’umorismo e amava troppo la vita per essere attratto dalle medaglie e dall’ideologia della bella morte. Lo aveva anche scritto per tempo, previdente e pignolo com’era, nelle disposizioni per il suo funerale»
