ritmi circadiani
Le ferite procurate di giorno guariscono più in fretta
Lo ha notato un gruppo di ricercatori osservando l'orologio interno dei fibroblasti, le cellule che fanno rimarginare tagli e ustioni

Il Nobel per la medicina a Jeffrey C. Hall, Michael Rosbash e Michael W. Young
"Per le loro scoperte dei meccanismi che controllano i ritmi circadiani", l'orologio interno del nostro organismo e degli altri esseri viventi

Dormiamo troppo poco
Forse mai prima d’ora ci era capitato di rimanere abitualmente svegli così tante ore al giorno, spiega il New Yorker: e non è una buona cosa

La genetica di chi dorme poco
Due nuovi studi hanno cercato di capire perché alcune persone per natura hanno bisogno di dormire solo poche ore per notte

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Senza ricerca di base non c’è ricerca
Nemmeno in medicina: lo dimostra la storia di un batterio scoperto nei geyser dello Yellowstone

Perché siamo fissati con la routine mattutina?
La convinzione che svegliarsi presto sia virtuoso ha origini antiche ed è alla base di uno stile di vita ultimamente molto invidiato e celebrato, ma raramente messo in discussione

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Tra cui le "21 lezioni per il XXI secolo" di Yuval Harari, il romanzo più famoso del premio Nobel Olga Tokarczuk e il primo libro di Francesco Costa

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No, ma in alcuni casi possono aiutare: alcune dritte per orientarsi tra quelli che si possono comprare online

Cos’è l’ibernazione e perché ci interessa
Spiegato in "La cura del freddo", il nuovo libro del medico e ricercatore Matteo Cerri: c'entrano i viaggi spaziali ma anche l'allungamento della vita, forse

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La transumanza degli insegnanti del sud
«Il primo giorno di scuola ero disorientato dall’insistenza con cui gli studenti mi chiedevano di andare in bagno. Però che sollievo quando, nella prima ora buca della mia vita, ho messo piede in una ciarliera aula docenti. Colleghe sorridenti, tutto un gran da fare tra computer e stampanti prima del suono della campanella. E, soprattutto, l'eterogeneità di accenti: in un attimo rispolveravo i vecchi seminari di dialettologia che avevo seguito alla Federico II: le consonanti occlusive aspirate della bidella calabrese, le semiconsonanti del collega di Salerno, per non parlare delle vocali platealmente aperte della dirigente catanese che rimbombavano nel refettorio. A volte, nell’atrio della scuola, magari nel tepore di un raggio di sole, mi pareva di essere tornato a casa solo perché i due bidelli gridavano in un napoletano sguaiato contro l’autista della Milano ristorazione che non riusciva a fare manovra»

L’ora di andare a scuola
Una grande ricerca scientifica nel Regno Unito proverà a dare risposta a una domanda molto dibattuta: le lezioni devono iniziare più tardi?
