Il nuovo concorso per la scuola
Il ministero ha annunciato l'assunzione di oltre 20mila nuovi insegnanti, ma tra graduatorie e situazioni mai risolte sarà un gran casino

Il ministero ha annunciato l'assunzione di oltre 20mila nuovi insegnanti, ma tra graduatorie e situazioni mai risolte sarà un gran casino

Da anni migliaia di persone aspettano la certificazione introdotta da una riforma, ma dell’esame atteso per l’estate si sa ancora poco

Cambiano parecchie cose – dalla maturità alla formazione degli insegnanti – e sono descritti come "la ricucitura del rapporto tra governo e sindacati"

Le domande di quest'anno delle prove Invalsi, che valutano la preparazione degli studenti e la qualità del sistema dell'istruzione

Alle 3.48 c'è stata una scossa di magnitudo 4.3 tra Carpi e Reggiolo: dalle 23 di ieri sera è stata registrata una decina di eventi sismici

I tanti errori segnalati nei quiz hanno costretto il ministero a rivedere i punteggi e le graduatorie in molte classi di concorso

Per la maturità ci sono due scenari possibili, a seconda che si riesca o no a tornare in classe entro il 18 maggio, mentre per tutti gli altri studenti non ci saranno bocciature

Le date degli esami, le materie della seconda prova e le voci sulle tracce della prima prova: si inizia mercoledì

Cioè quella di italiano, uguale per tutte le scuole d'Italia: gli orari, le tracce, cosa è permesso portare e cosa no

Ce ne sono dodici in tutta Italia: sono costose e richiedono molto impegno, ma sempre più spesso sono l'unico modo per avvicinarsi a una professione in grande difficoltà

La storia notevole del "talian", che si sviluppò con le prime migrazioni di italiani in Brasile e ancora oggi è al centro di controversie

«La prima apparizione sulla "Stampa” giunge a noi in prima pagina il 30 aprile 1955, il giorno dopo l’elezione di Giovanni Gronchi a presidente della Repubblica. Fino agli anni Ottanta l’uso resta sporadico, poi, magicamente, con la seconda Repubblica, si apre una breccia e il “vabbè” esonda senza più freni. Stefano Bartezzaghi ci vede un segno dello strapotere del romanesco. Michele Masneri pure. E vabbè»
