precari
Il 22 ottobre inizierà il concorso straordinario per i precari della scuola

I dati sulle assunzioni degli insegnanti precari
Martedì notte sono state assegnate 9.000 cattedre secondo il piano straordinario previsto dalla riforma della scuola

In difesa del sindacato
La sua immagine si sta sbriciolando pericolosamente proprio come il suo business – i lavoratori e il lavoro – mentre viene privato di un pezzo della dignità che gli è propria [Continua]

Approfittare del precariato
Che è ingiusto, scrive Roger Abravanel, ma i giovani italiani non si fanno trovare preparati dalle opportunità che offre

Il decreto sui precari e la pubblica amministrazione
Il governo si muove per ridurre i contratti a tempo determinato nel pubblico, e tagliuzzare auto blu e consulenze

La risposta di Carla Cantone

La cantonata del povero ma felice (cornuto e mazziato)

La Sicilia vuole assumere 20mila precari
Senza concorso e a ridosso delle elezioni, racconta il Sole 24 Ore

I precari

Un paese precario
L'economista Mario Deaglio spiega perché il problema del precariato non riguarda solo i lavoratori precari

Il ministero deve risarcire i precari, e sono un sacco di soldi
Il tribunale di Genova attribuisce mezzo milione di euro per 15 precari della scuola: potrebbero diventare quattro miliardi

Lettera su Mirafiori
Sui cancelli, sulla sinistra e sul suo mestiere

Mirafiori, Pomigliano, e il pensiero fragile

I precari e l’INPS
Paolo Attivissimo indaga sull'allarme che sta circolando in rete in questi giorni

In difesa dei precari della scuola
Il Foglio critica il ministro Gelmini che sbaglia i conti, ma anche Pierluigi Bersani

Altri articoli su questo argomento
Migliaia di insegnanti precari non hanno mai ricevuto soldi a cui avevano diritto
I tribunali sono pieni di ricorsi per colpa di un pasticcio con la “Carta del Docente”, e lo Stato perde sempre

Precari e insoddisfatti

La transumanza degli insegnanti del sud
«Il primo giorno di scuola ero disorientato dall’insistenza con cui gli studenti mi chiedevano di andare in bagno. Però che sollievo quando, nella prima ora buca della mia vita, ho messo piede in una ciarliera aula docenti. Colleghe sorridenti, tutto un gran da fare tra computer e stampanti prima del suono della campanella. E, soprattutto, l'eterogeneità di accenti: in un attimo rispolveravo i vecchi seminari di dialettologia che avevo seguito alla Federico II: le consonanti occlusive aspirate della bidella calabrese, le semiconsonanti del collega di Salerno, per non parlare delle vocali platealmente aperte della dirigente catanese che rimbombavano nel refettorio. A volte, nell’atrio della scuola, magari nel tepore di un raggio di sole, mi pareva di essere tornato a casa solo perché i due bidelli gridavano in un napoletano sguaiato contro l’autista della Milano ristorazione che non riusciva a fare manovra»

La legge sull'”equo compenso” è stata approvata
Tutela i giornalisti precari e freelance, spesso sottopagati, a patto che siano iscritti all'Ordine
