La Sicilia vuole assumere 20mila precari

Senza concorso e a ridosso delle elezioni, racconta il Sole 24 Ore

©RENATO FRANCESCHIN/LAPRESSE
24.01.2002 ROMA
ECONOMIA
NELLA FOTO SALVATORE CUFFARO PRESIDENTE REGIONE SICILIA
©RENATO FRANCESCHIN/LAPRESSE 24.01.2002 ROMA ECONOMIA NELLA FOTO SALVATORE CUFFARO PRESIDENTE REGIONE SICILIA

Nino Amadore sul Sole 24 Ore di oggi racconta della prossima possibile “stabilizzazione”,  cioè assunzione a tempo indeterminato, di quasi 20mila lavoratori precari della regione Sicilia. Senza concorso pubblico e a ridosso delle prossime elezioni regionali, che si terranno alla fine di ottobre. L’ultima parola sulla faccenda dovrebbe toccare al Parlamento.

C’è chi sostiene siano ventimila. Chi invece si ferma a un più moderato, se così si può dire, 18.947. E chi invece butta lì un numero che è una via di mezzo: 19.945. Sono i precari degli enti locali siciliani che, a normativa invariata, a partire dal primo gennaio del 2013 potrebbero rimanere senza lavoro. Ecco perché premono per una sistemazione o una proroga. L’ennesima.

Tenuti da anni buoni con la promessa che tanto prima o poi la sospirata assunzione sarebbe arrivata, oggi questi impiegati dei comuni si ritrovano all’ultimo giro di boa. Così ecco il tentativo del Parlamento siciliano di far passare la loro assunzione, ancora una volta senza concorso, come da buona abitudine. C’è voluto il commissario dello Stato Carmelo Aronica a fermare, con una impugnativa lunga quasi quaranta pagine, il provvedimento che non era rispettoso delle norme di finanza pubblica e soprattutto del merito: non teneva in considerazione che per essere assunti in una amministrazione pubblica sono necessari i concorsi. Ma soprattutto vi era stata, secondo il commissario dello Stato, una violazione dell’articolo 3 della Costituzione.

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foto: RENATO FRANCESCHIN/LAPRESSE