panettiere milano
Ci sono dei dubbi sulla storia del panettiere di Milano che non riesce a trovare dipendenti
Era girata molto online, ma alcuni articoli pubblicati negli ultimi giorni l'hanno un po' ridimensionata

Altri articoli su questo argomento
Le “fatbike” ormai sono indispensabili per i rider
Le bici elettriche con i copertoni più spessi permettono di fare molte più consegne con meno sforzo, ma spesso non sono a norma

Il trasloco dei piccoli giornali

Il diritto al boh
Si seguono i grandi flussi di consumo, il grosso dei cibi e dei vestiti che si comprano ha il marchio impareggiabile della normalità, si clicca “Ferragni” perché si è letto da qualche parte che tutti cliccano Ferragni.

I classici disturbi d’ansia di Otto
L'entrata in scena del protagonista nel nuovo romanzo di Giacomo Papi, "La compagnia dell'acqua"

La “città da quindici minuti” non è questa gran novità
È un modello urbanistico assai di moda di recente, ma l'autosufficienza dei quartieri è un concetto che esiste da tempo

13 libri interessanti di questo autunno
Il nuovo libro di Roberto Saviano, il nuovo romanzo di Don De Lillo e una versione di "Seta" di Baricco, tra gli altri

Il taglio del bosco
Mio suocero deve tagliare il bosco. È un bosco piccolo, niente di speciale, ma la richiesta va presentata online sul sito appositamente approntato dalla regione di competenza [Continua]

Zia Giuditta e i martiri di Gorla
«Nel 1944 Gorla è quello che oggi chiameremmo un quartiere residenziale, tranquillo. È un luogo di pace in mezzo a tanti punti di interesse bellico: la Breda, la Magneti Marelli, la Falck. La mattina del 20 ottobre gli Alleati si concentrano su quelle zone industriali, ma centrano in pieno due scuole: a Precotto non ci sono vittime, ma a Gorla la bomba si infila nella tromba delle scale e fa franare l'edificio. Le vittime sono duecento, di cui 184 bambini: “i Piccoli Martiri di Gorla”. Tutte le volte che la zia Giuditta ne parla cita il cielo di quella giornata particolarmente bella – “bella come il 20 ottobre”, dice e poi si rabbuia in viso. Ed è quello che colpisce di più delle testimonianze: tutte cominciano parlando del cielo, come se l’azzurro potesse sovrapporsi al nero della morte, anche nei ricordi»

Dobbiamo parlare di “povertà alimentare”
Dopo la pandemia in Italia ci sono sempre più persone che non riescono a mangiare in maniera adeguata, specialmente ai margini delle grandi città

Undici appunti sulle persone senza casa
«Non si finisce per strada spinti da sogni romantici, e non c’è nulla di romantico nel dormire in un parco o in un capannone abbandonato. Si finisce per strada a causa di mille motivi diversi, ma accomunati, credo, dal fatto che sfortuna ed errori hanno avuto conseguenze irrimediabili. L’uomo che conoscevo ed è morto due giorni dopo un’aggressione si chiamava Tudor»

Musica da una lavanderia a secco

Il video del ragazzo che cerca di salvare una donna ad Aleppo
Circola molto da ieri: era stata colpita da un gruppo di cecchini per le strade della città siriana

Perché non ci ricordiamo i nomi delle persone
Perché quando conosciamo una nuova persona ci ricordiamo molto più facilmente il suo mestiere che il suo nome?

La sindrome

I film che escono oggi
C'è Habemus Papam, il nuovo film di Moretti, e praticamente nient'altro

I film del weekend
Esce il nuovo Ozpetek, per gli appassionati, e quasi nient'altro

Un nuovo giro di foto rubate alle attrici
Sono state diffuse su internet altre foto private di celebrità statunitensi, tra cui Kim Kardashian e Vanessa Hudgens, con le stesse modalità delle violazioni dello scorso agosto

La “borghesia” di Gaza
Il Washington Post racconta il risentimento crescente della popolazione della Striscia nei confronti della nuova "classe media" vicina ad Hamas
