I 4 punti in ballo sulla legge elettorale
Le soglie di sbarramento e premio, le liste bloccate, le candidature multiple: chi vuole cambiare cosa e che aria tira

Le soglie di sbarramento e premio, le liste bloccate, le candidature multiple: chi vuole cambiare cosa e che aria tira

Ha detto che è una soglia "normale", ma in realtà sarebbe la più alta d'Europa (a parte il Liechtenstein)



L’illusione del momento è quella del pieno coinvolgimento di Matteo Renzi nelle responsabilità di governo. Attraverso un corposo innesto di ministri di sua fiducia o addirittura con un affidamento della guida dell’esecutivo. [Continua]

Niente candidature multiple, parità di genere obbligatoria, le liste saranno molto corte e sulla scheda ci saranno i nomi dei candidati

Il renzismo è una specie di bomba a frammentazione che produce effetti anche in luoghi distanti dal Pd. Tutto ciò che accade nel sistema politico appare conseguenza diretta o indiretta [Continua]

Ora bisogna cambiare due cose, in parlamento, dice Gianluigi Pellegrino su Repubblica

C’è una sproporzione evidente, che non può sfuggire agli interessati, tra il calore polemico che si è sprigionato nel Pd e la materia del contendere per come viene presentata. [Continua]

Il punto non sono le battute, non è il “Fassina chi?”, non può essere un gioco di parole a indignare e a provocare le dimissioni. [Continua]

Con la prudenza da applicare a un percorso appena avviato, c’è da dire che il risultato ottenuto da Matteo Renzi nelle ultime settantadue ore è straordinario.

La direzione PD ha approvato l'accordo trovato col centrodestra: proporzionale con eventuale premio di maggioranza e doppio turno; collegi piccoli e liste bloccate corte

Renzi illustra l'accordo trovato col centrodestra su legge elettorale e riforme

O, meglio, tra una direzione e l’altra, perché ora si sorprendono tutti dello spagnolo, ma lo spagnolo faceva parte del terzetto di proposte di Renzi, che hanno tutti discusso per giornate intere e che venerdì era già sul piatto. [Continua]

È quello che parla dell'autonomia delle regioni, che il centrosinistra cambiò nel 2001 e che oggi tutti dicono di voler riformare (compresi Renzi e Berlusconi)

Secondo Michele Serra ci sono almeno due ragioni per difendere il tentativo di Renzi e il suo colloquio con Berlusconi

Renzi ha detto che c'è "profonda sintonia" sulla legge elettorale, sulla riforma del Senato e su quella del Titolo V della Costituzione: e che lunedì ne sapremo di più

In diretta, dopo l'incontro con Berlusconi di oggi pomeriggio (è durato due ore e mezza e si doveva parlare di legge elettorale)

Si vedono oggi alle 16 per parlare della legge elettorale, per la prima volta Berlusconi entra nella sede del PD

