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Guido Scorza racconta su Repubblica come gli avvocati delle reti di Berlusconi impediscano ai siti di news di mostrare fatti avvenuti sulle reti di Berlusconi

Guido Scorza racconta su Repubblica come gli avvocati delle reti di Berlusconi impediscano ai siti di news di mostrare fatti avvenuti sulle reti di Berlusconi



Guido Scorza spiega perché le ultime modifiche apportate non cambiano la sostanza di un testo che prevede «processi sommari per gli internauti»

L'analisi di Guido Scorza della discussa sentenza della Cassazione della settimana passata

Annunciata dai media una legge severa contro l'istigazione alla violenza online, ma è dell'anno scorso

"Non è mai stata mia intenzione auspicare in alcun modo interventi che limitino la libertà", ha scritto su Facebook il presidente del Senato

Migliaia di siti rischiano di dover rinunciare al servizio statunitense che analizza il traffico online, ritenuto non compatibile con le regole europee

Per proteggersi dalla diffusione delle intercettazioni telefoniche, la maggioranza vuole approvare anche una norma ignorante e violenta sull'uso di internet

Il Parlamento ha stabilito che i sistemi di compensazione per la copia privata sono "inefficienti, ingiusti e una complicazione burocratica, nonché uno svantaggio per chi già paga per un contenuto”

Visto che se ne parla da due settimane, e che ora l'opposizione ha chiesto le dimissioni di tutti i membri

Non sono i soldi eventualmente ottenuti da Google e Facebook a fare la sopravvivenza del buon giornalismo [Continua]


Nel settore delle intelligenze artificiali si sta puntando su partner virtuali e contenuti sessuali: l'ultima ad annunciarlo è stata OpenAI

L’app non è mai stata “bloccata” e continuerà a rimanere attiva, ma le autorità italiane hanno chiesto cambiamenti molto sostanziali e le eventuali multe sarebbero pesanti


Il disegno di legge sul cyberbullismo presentato dalla senatrice PD Elena Ferrara e confermato da una sessantina di altri senatori del PD nasceva già a inizio 2014 dentro una bugia palese [Continua]

Per la maggior parte no, anche se le foto commentate in maniera sessista e violenta provenivano da profili pubblici

I loro dirigenti sono spesso esponenti dei partiti che li scelgono, a cui inevitabilmente rispondono
