Gideon Levy
Il disincanto israeliano
Ahmadinejad che minaccia da oltre il confine libanese è il minore dei problemi

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“Ho fermato gli accordi di Oslo”
In un video girato durante la seconda Intifada, Netanyahu si vantava di avere arrestato il processo di pace

Il video dei due soldati israeliani che sparano a una ragazza palestinese con un coltello
È stato girato da una telecamera di un'auto e secondo alcuni mostra che l'esercito israeliano ricorre con troppa facilità alla violenza

La Freedom Flotilla II vista da Israele
Terroristi o intellettuali? Rispondere con la forza o scortarli a Gaza? Le opinioni della stampa sono molto diverse e distanti

Netanyahu non ha nessuno che lo freni
Le operazioni a Gaza e in Cisgiordania sono sempre più aggressive e violente, l'opposizione è debole e anche Trump sta perdendo interesse per i negoziati

Il ruolo di Haaretz in Israele
Il direttore del New Yorker racconta storia e ruolo del più autorevole quotidiano israeliano

Sulla guerra a Gaza c’è sempre più distanza tra Israele e resto del mondo
L'opinione pubblica israeliana sostiene pienamente l'azione dell'esercito, mentre aumentano le proteste di molti paesi, anche alleati, per le enormi sofferenze inflitte ai palestinesi

In Israele si discute della questione degli ostaggi
A parole tutti sono d'accordo nel provare a liberarli: ma non ci si intende sul come, e su quanta priorità debbano avere

La ripetitività della tragedia
“Non c’è nulla di intelligente da dire su un massacro. Si suppone che tutti siano morti, e non abbiano più niente da dire o da pretendere” [Continua]

In Israele Haaretz racconta un’altra storia
Lo storico giornale della sinistra israeliana è l'unico a parlare degli abusi dell'esercito e della situazione dei civili di Gaza, e questo gli sta creando molti problemi

Ritorno in Israele, per vedere com’è cambiato
«Il paese si è rotto perché si stava rompendo già prima. Mancavo da quasi dieci anni, sapevo che avrei trovato una nazione scossa, eppure non ero preparata alla sensazione di straniamento che ho provato nel vedere un paese dove ho vissuto, che mi è entrato sottopelle, così cambiato, e in peggio. Credo ci vorranno ancora anni prima che storici e politologi riescano a inquadrare appieno la misura in cui quel giorno ha trasformato Israele, ma quello che ho visto è un paese incattivito, impaurito, in guerra con sé stesso e con il mondo, in balìa di un senso di inevitabilità. Volendo tirare le somme, l’Occupazione è entrata dentro Israele, l’ha contagiato come farebbe un virus»
